Rugby, Tonellotto si ritira a 42 anni «Non potevo fare diversamente»

Serie B. Il capitano del Mirano decide di dire basta: mi dispiace non arrivare a 250 presenze «Non potevo rischiare la funzionalità della spalla ma resterò legato al club con il settore giovanile»

MIRANO. Si chiude l’era Andrea Tonellotto al Mirano rugby. Dopo 15 stagioni e 241 presenze, infatti, il pilone e capitano bianconero classe ’74 ha deciso di smettere. Una scelta la sua sofferta, legata alle sue condizioni fisiche, uno stop che però riguarda solo il rugby giocato, visto che per il “Tone” si prospetta già un futuro da allenatore.

«Certo, mi rode non arrivare al traguardo delle 250 presenze», racconta la prima linea originaria di Piazzola sul Brenta, «ma non avevo alternative. In passato mi ero più volte infortunato alla spalla, un incidente che mi era capitato anche nella parte finale dell’ultimo campionato di serie B. Visto che eravamo in ballo per un risultato importante, la promozione in A, ho deciso di resistere e andare avanti. Nei giorni scorsi, però, dopo un consulto medico ho dovuto fare i conti con la realtà. La mia spalla, già operata in passato, corre un rischio troppo grande per un uomo di 42 anni, quello in caso di un ulteriore infortunio di perdere la normale funzionalità di una parte del mio corpo. Il medico è stato chiaro e mi ha detto che dovevo smettere. Non ho potuto fare diversamente. Dispiacere? Certo, ma devo dire che ho superato tutto anche grazie a mia moglie, che mi ha fatto notare che mi fermo dopo essere arrivato al massimo, da capitano del Mirano. Ha ragione, sono stato fortunato, ho fatto una bella carriera in campo e non ha senso di parlare di rimpianti».

Tonellotto in meta con la Polaroid

Tonellotto ha raccontato il suo ritiro con una sorta di lettera aperta pubblicata sulla pagina Facebook del Mirano rugby, un lungo testo in cui il “Tone” è riuscito a unire goliardia e passione ovale, quest’ultima racchiusa completamente nella frase “ringrazio il rugby perché mi ha insegnato a dare e a ricevere, in poche parole, mi ha insegnato a vivere».

Il rapporto con Mirano, però, non si conclude con il ritiro. «D’accordo, ho chiuso per sempre con il rugby giocato», racconta Tonellotto, «ma resto legato a questa società, unica ed eccezionale. Già seguo gli avanti delle squadre Under 16 e 18, un impegno che continuerà anche in futuro. Nello spogliatoio, poi, il mio posto è sempre lì, gancio per appendere gli abiti compreso, se c’è da raggiungere i ragazzi per il dopo partita sono pronto, alla domenica poi difficilmente mancherò alle partite della prima squadra, perché succeda deve capitare che le formazioni giovanili che seguo giochino molto lontano».

Tonellotto lascia il campo, ma è già pronta la “Tone”, ovvero sua figlia Margherita, che gioca nelle giovanili del Piazzola. «Il rugby le piace molto, ha caratteristiche da apertura. Margherita un giorno con la maglia del Mirano femminile?Vedremo...».

 

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