Riviera-Red Panthers, ritorna la sfida infinita

Rugby femminile. Sabato a Favaro la finale scudetto. Schiavon: «Abbiamo voglia di giocarcela»
Prandi Paese Finale scudetto rugby femminile Benetton-riviera del brenta
Prandi Paese Finale scudetto rugby femminile Benetton-riviera del brenta

MIRA. Il copione è noto, l'epilogo tutto da decidere. Va in scena sabato (ore 17, stadio di Favaro) la finale scudetto del rugby femminile. E per l'undicesima volta di fila a contendersi il tricolore dell'ovale in rosa saranno Riviera Brenta e Red Panthers Benetton Treviso. Una sfida infinita, che negli ultimi dieci anni è stata all'insegna del massimo equilibrio: cinque scudetti le rivierasche, altrettanti le pantere trevigiane. E sabato tutto si ripete, con giocatrici che questa finale l'hanno giocata e rigiocata tante volte nel corso degli anni. Una di queste è Veronica Schiavon, mediano di apertura del Riviera Brenta e della Nazionale. Classe '82, una laurea a Ca' Foscari in lingue orientali (giapponese, e per il paese del Sol Levante Veronica ha una passione immensa...) Veronica è pronta a questa nuova sfida. «Non crediate, però, che il fatto che a giocarci lo scudetto siamo di nuovo noi e la Benetton significhi che il movimento femminile italiano sia bloccato», afferma, «la situazione è ben diversa, basta che consideriate l'esito delle semifinali. Per arrivare a questa sfida decisiva sia noi, sia le trevigiane abbiamo dovuto faticare parecchio rispettivamente contro Monza e Valsugana, segno che altre squadre avrebbero potuto trovarsi nella condizione di vincere il titolo. Ora, però, la sfida si ripete, da una parte il Riviera, dall'altra la Benetton». Quest'anno in regular season il Riviera ha perso entrambe le volte contro le Red Panthers, dato buono solo per le statistiche, però. «Quello che è successo nel corso di quest'annata sportiva adesso non conta niente», conferma infatti Veronica Schiavon, «ora c'è solo da pensare ai prossimi 80 minuti, alla finale scudetto. Le sconfitte nel corso della regular season dicono poco, anzi niente, specie se consideriamo che in entrambe le occasioni il divario tra noi e il Benetton è stato davvero minimo. E poi, occhio anche al fatto che, rispetto alla prima parte della stagione, sono cambiate anche le formazioni titolari delle due squadre». Per Veronica Schiavon, insomma, ci sono tutte le premesse per uno scontro apertissimo, da giocare al massimo a ogni ruck, maul o touche. «È vero, sono una veterana delle finali scudetto contro il Benetton», conclude Veronica, «in tutti questi anni ne ho persa solo una. Ma state certi di una cosa: in campo non avrò voglia di pensare alle altre partite, ma solo a quella che assegnerà questo scudetto. Noi ci siamo e abbiamo voglia di giocarcela». (m.t.)

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