Reyer, Wheatle lancia l’assalto alla capolista Trapani: «La chiave sta nella difesa»
L’ala orogranata dà la carica ai suoi in vista del match con gli Shark: «Vogliamo prenderci i playoff, adesso che stiamo tutti bene ogni cosa diventa più semplice»

Viaggio in Sicilia per la Reyer, che sabato sera affronterà la capolista Trapani Sharks. Tanti i giocatori di alto livello nel roster di Repesa, ma Carl Wheatle è già pronto a mettersi sulle piste di Robinson, Notae o Galloway. Giocatore silenzioso, ma essenziale nella chimica di squadra di Spahija, che anche a Trapani non avrà disponibili né Fernandez né Lever.
Carl Wheatle, come si affronta la capolista?
«È il momento topico della stagione per tutte le squadre, mancano 4 finali per tutte seppur con obiettivi diversi. Noi vogliamo confermare l’ingresso nei playoff, Trapani punta a conservare il primo posto. Mi aspetto una partita molto fisica, Trapani è un’ottima squadra, Repesa può ruotare dieci giocatori, quasi tutti con tanti punti nelle mani. Sarà quindi fondamentale il nostro approccio al match a livello difensivo, dovremo limitare le transizioni di Trapani e i suoi giochi d’attacco».
Una partita da vincere in difesa nonostante Trapani e Reyer siano due squadre molto offensive?
«Affronteremo un roster con tanti giocatori che possono andare in doppia cifra in fase offensiva sia con gli esterni che con i lunghi. Noi stiamo studiando quello che Trapani fa meglio e quello che fa meno bene, ha dimostrato di avere grandi qualità rimanendo sempre nelle parti alte della classifica e in casa può anche contare sulla grande spinta dei propri tifosi».
Una crescita esponenziale negli ultimi mesi a livello individuale, quanto conta partire da tempo in quintetto base?
«La mia crescita è dovuta innanzitutto al lavoro che mi ha consentito di entrare meglio nei meccanismi di squadra, secondo perché da qualche tempo ci siamo lasciati alle spalle gli infortuni in serie, stiamo giocando al completo per cui è più semplice trovare i ritmi giusti. Le mie caratteristiche si sposano poi bene con la chimica di squadra, lavoro molto al video per capire dove posso migliorare e come posso essere utile alla squadra. Adesso che la squadra sta girando bene diventa tutto più semplice per ogni giocatore».
Come si può fermare un tiratore come Galloway?
«Si può limitare solo con il gioco di squadra, non basta un solo giocatore per le sue caratteristiche».
Sarà fondamentale anche limitare il gioco di Robinson?
«Sì, ma tutti gli esterni di Trapani fanno gioco, vedi Notae, servirà quindi un gioco di squadra da parte nostra. Non solo da chi partirà in quintetto, ma anche da chi subentrerà in partita».
Che errori commessi a Brescia non bisogna ripetere a Trapani?
«Non avere troppi momenti bui, non si può disputare una gara perfetta per 40’, però dobbiamo allungare le fasi in cui siamo noi a imporre il nostro gioco».
Ha senso pensare adesso all’eventuale posizione da occupare nella griglia dei playoff?
«Io guardo molto la classifica, però non penso alle varie ipotesi possibili. Noi dobbiamo pensare solo alle nostre partite, prima a Trapani e poi a Pistoia. Si è visto che dopo ogni turno c’è una squadra che sale o una che scende in classifica. In questo momento è impossibile ipotizzare chi eventualmente potremmo trovare nei playoff anche perché non abbiamo ancora la certezza matematica di disputarli. Per la Reyer il primo passo sarà di conquistare definitivamente i playoff, tra 2-3 settimane si potrà avere un quadro più chiaro».
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