La Reyer Venezia sulle spalle di Kabengele: «Serve uno step in più in difesa»

Il miglior rimbalzista della Serie A è pronto allo scontro diretto per i playoff con Reggio Emilia: «Da adesso in poi tutte le partite sono fondamentali, dimostriamo chi siamo»

Michele Contessa
Mfiondu Kabengele, centro della Reyer Venezia (Foto Editoriale Report)
Mfiondu Kabengele, centro della Reyer Venezia (Foto Editoriale Report)

Cinque scontri diretti per approdare ai playoff: la Reyer apre domani a Reggio Emilia la serie di faccia a faccia contro squadre che la precedono in classifica e una di queste dovrà sopravvanzare per centrare la post season. Dopo la trasferta contro l’UnaHotels (28 punti), la squadra di Neven Spahija riceverà Tortona (26), andrà a Brescia (32), ospiterà Trieste (26) e farà visita a Trapani (32).

Recupero lampo per Davide Casarin, che è ritornato ad allenarsi dopo l’infortunio alla caviglia sinistra rimediato contro Cremona, mentre al PalaBigi non ci sarà Lever, sempre alle prese con la fasciate plantare. Chi cercherà di spostare gli equilibri sotto canestro sarà Mfiondu Kabengele, miglior valutazione nella passata giornata (43). «Reggio Emilia è una grandissima squadra – ha esordito il miglior rimbalzista della Serie A -, con esterni molto forti, ma anche sotto canestro Priftis può contare su ottimi giocatori, in particolare Faye, un grande atleta, sa fare tante cose, anche canestri che fanno emozionare i tifosi. È un bel test per noi, ma da domani in poi tutte le partite sono importanti per la Reyer».

L’UnaHotels è stata forse la squadra a creare più problemi a Kabengele nel match d’andata?

«La peculiarità di Reggio Emilia è che i lunghi hanno tanta qualità e Priftis ha tanta fiducia nel confronto uno contro uno dei suoi centri. A differenza di altre squadre che presentano difese diverse con raddoppi o adattamenti su di me, Reggio Emilia se la gioca uno contro uno sotto canestro».

Dove può compiere un ulteriore salto di qualità la Reyer?

«Uno step in più lo possiamo effettuare a livello difensivo, perché in attacco la squadra sta giocando un’ottima pallacanestro, siamo aggressivi. Se riusciamo ad avere più cattiveria agonistica nel difendere uno contro uno e nel catturare i rimbalzi, questo può darci una spinta extra per fare un salto di qualità in futuro».

Kabengele è il miglior centro della Serie A, ha compiuto progressi impressionanti rispetto alla passata stagione.

«Non mi aspettavo un impatto del genere. Conosco le mie qualità, so di saper giocare a pallacanestro, tanto da essere stato scelto al primo giro nel Draft Nba ed essere stato uno dei migliori giocatori della G-League, ma non mi aspettavo di adeguarmi così rapidamente a questa nuova realtà, al basket europeo dove tutto è diverso rispetto agli Stati Uniti, dal modo di giocare al modo di allenarsi, allo stile dell’arbitraggio. Sono molto contento di quello che sto facendo, ma dentro di me sapevo di arrivare a un livello più elevato perché ho sempre avuto fiducia nei miei mezzi».

Che ambiente troverà la Reyer al PalaBigi?

«Mi aspetto un clima infuocato perché è uno degli impianti dove ho visto tanta energia e tanto tifo. L’UnaHotels sarà gasata di giocare in un ambiente che trasmette tanta spinta e dà fiducia. Sarà dura, ma sarà anche un bel test per noi per dimostrare chi siamo».

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