Reyer, riscatto nella ripresa sbancato il parquet di Sassari
SASSARI. La Reyer non si ferma (83-86), sesta vittoria consecutiva iniziale (record per la società) e per una notte Haynes e compagni guardano tutti dall’alto verso in basso. Prima sconfitta interna stagionale per il Banco di Sardegna che si illude, va sotto e poi tiene in apprensione la Reyer fino all’ultima sirena con il tiro del pareggio di Jaime Smith che non raggiunge nemmeno il ferro. Primo quarto complicato, un Everest per la Reyer, che non trova ritmo, fluidità e concretezza, poi serra le maglie in difesa nel secondo parziale e si distende anche in attacco (53 punti realizzati) nella seconda parte del match. De Raffaele propone il quintetto tradizionale con Stone, Haynes, Bramos, Daye e Vidmar, mentre Esposito replica con Smith, Bamforth, Petteway, Thomas e Cooley. Ancora out Washington e Mazzola.
Cinque errori al tiro e una palla persa, in avvio per la Reyer, facile il 4-0 del Banco. Haynes sblocca Venezia dopo 3’02” dall’arco, Daye e Bramos replicano dalla lunga istanza (8-11), ma Austin sale già a due falli, come gli capita spesso. La Reyer si spegne improvvisamente in attacco, non riesce a servire palloni sotto canestro a Vidmar e il Banco infila 4’micidiali con un break di 15-0 (23-11) con De Raffaele che non trova il quintetto giusto per ritrovare fluidità in attacco.
Secondo quarto con De Nicolao, Giuri, Tonut, Biligha e Watt: la Reyer si ridesta, soprattutto stringe le maglie in difesa, piazza un 10-4 esterno che costringe Esposito al time-out (27-21). È Tonut a prendere per mano i compagni, costringe Bamforth al fallo tecnico (28-25), riportando la squadra di De Raffaele a –3. La fiammata della Reyer si esaurisce, salgono in cattedra Petteway (32-25) e Polonara. Tonut zittisce il PalaSerradimigni (36-31) con una tripla mortifera, ma De Raffaele si ritrova Stone con quattro falli. Cambia registro in difesa la Reyer al ritorno in campo, salgono le percentuali sulla spinta di Austin Daye (45-41), finalmente concreto. L’ala impatta a quota 50, Venezia gioca con più fluidità in attacco (realizza 29 punti contro i 33 infilati a metà gara), Smith tiene avanti il Banco (54-50), minuti-qualità di Giuri, ma è Haynes a trascinare la Reyer al sorpasso con 8 punti di fila (58-60).
Venezia difende, anche se concede qualche rimbalzo di troppo a Polonara, che tiene agganciato il Banco alla partita. L’inerzia è nelle mani della Reyer, che però non riesce a chiudere il match. Polonara replica a Daye (21 punti, 4/7 da 3), ma Venezia si ritrova una dote di 8 punti (68-76) a 3’57” dalla fine. Bamforth e Petteway fanno riemergere Sassari dalle sabbie mobili (73-76), ci pensano Daye e Watt e ristabilire le distanze (73-80) con 2’03” da giocare.
Sembra fatta, lo sembra ancor di più quando il “chirurgo” Michael Bramos piazza la zampata dall’angolo (77-84) a 38” dalla sirena conclusiva. Il basket è però imprevedibile: Bamforth pesca una tripla impossibile (80-84), la Reyer non concretizza, Bamforth infila un’altra tripla, ancora da più lontano (83-84). La beffa è dietro l’angolo a 7” dalla fine, ma Haynes è glaciale dalla lunetta (83-86). In sei secondi il Banco non costruisce una tripla agevole e per Venezia è il quarto successo di fila a Sassari.
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