Reyer, mille tifosi alla presentazione de la Nave de Vero

Basket serie A. Bagno di folla ed entusiasmo per le due squadre targate Umana
Presentazione ai tifosi delle squadre Reyer presso Nave De Vero, Marghera.
Presentazione ai tifosi delle squadre Reyer presso Nave De Vero, Marghera.

MARGHERA. Un bagno di folla e tifo alle stelle. L’Umana Reyer sale sul palcoscenico e almeno un migliaio di tifosi rispondono all’invito della società. La Serenissima mobilitava le truppe da Mar sulle galere per andare alla conquista del Mediterraneo, la Reyer mobilita le sue “truppe” scegliendo un’altra “nave” e una “piazza” singolare, ovvero quella del centro commerciale Nave de Vero.

È il giorno della presentazione delle due squadre che tra poco più di un mese si presenteranno al via dei rispettivi campionati e per il secondo anno consecutivo Venezia sarà l’unica società in Italia ad avere due squadre in serie tra maschi e femmine. Palcoscenico per i giocatori, con il responsabile della comunicazione, Federico Bacciolo, a chiamarli a uno a uno, da Francesca Melchiori che ha aperto le danze, a Dario Zucca che ha chiuso la serie delle presenze sul palco. Sullo schermo, man mano che entravano i protagonisti della prossima stagione granata, scorrevano le immagini, spesso, per quanto riguarda la squadra maschile, flash dei nuovi “idoli” con le casacche degli avversari: Siena per trio Ress (la sua schiacciata in reverse contro Reggio Emilia ha rimandato in visibilio la platea), Viggiano e Ortner, Caserta per Moore, Roma per Goss («lo scorso anno ci hai fatto tanto male», ha esordito Federico Bacciolo) con il capitano in pectore della Reyer a sorridere. Ovazione all’ingresso di Carlo Recalcati, il nuovo Doge sulla tolda di comando del galeone granata.

«Vi ringrazio per la grande pazienza che avete avuto nell’aspettarci», ha esordito il coach granata, «è bello vedervi così numerosi e con tanti bambini presenti. Siamo un gruppo nuovo che dovrà lavorare, non dobbiamo più pensare al passato, ma solo al presente con un occhio al futuro».

Chiusura con Federico Casarin. «È bello vedere una platea così calda e numerosa», ha spiegato il direttore sportivo granata, «porto i saluti del presidente Brugnaro, che non è potuto venire per impegni di lavoro. Non possiamo promettere le vittorie, ma possiamo sicuramente promettere impegno, voglia e determinazione».

Sfilano Giovanna Pertile e Marco Ceron, che rappresentano il territorio veneziano, l’esempio per i tanti giovani del settore giovanile, Dulkys sogna già le sfide con Kaukenas e Lavrinovic, sorpreso Ortner («Conoscevo la Reyer per la sua storia in ambito sportivo, sono stato piacevolmente sorpreso nell’apprendere che Costantino Reyer era austriaco»). Moore fatica a entrare sul palco, ingaggiando una piccola “lotta” con il sipario tirato da dove sbucavano i giocatori, e poi lo staff tecnico. Phil Goss si sbilancia un po’ («Tutti giocano per vincere, mi piacerebbe portare la Reyer in semifinale»). Resta l’immagine di una “piazza” gremita, un entusiasmo ritrovato e tante speranze affidate a Carlo Recalcati e Andrea Liberalotto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia