Reyer, il tricolore non fa perdere l’umiltà

I granata, con lo scudetto sul petto, si ritrovano con la grana Tonut, infortunato alla schiena. Al suo posto è pronto Cerella
Foto Agenzia Candussi/Scattolin/Palasport Taliercio, Mestre / Presentazione squadra basket Umana Reyer stgione 2017/2018, nella foto Tonut
Foto Agenzia Candussi/Scattolin/Palasport Taliercio, Mestre / Presentazione squadra basket Umana Reyer stgione 2017/2018, nella foto Tonut
MESTRE. Raduno nel segno del tricolore, a cominciare dallo scudetto che campeggia sulle maglie da riposo. Ma soprattutto con la prima grana. Non mancasse il “ciao” di Julyan Stone, ecco che la guardia triestina si ferma per i problemi alla schiena che già l’anno scorso l’aveva costretto a un intervento chirurgico. Ecco che la società si sta guardando intorno per sostituirlo con un giocatore di passaporto italiano. Il nome più gettonato è quello di Bruno Cerella, per il quale si vocifera che Venezia abbia già raggiunto l’accordo con Milano per un prestito di un anno.


La Reyer, campione d’Italia si è rimessa in marcia, ancora a ranghi incompleti, ma con rinnovato entusiasmo e grandissima voglia di rimettersi in gioco. Pochi proclami, pochi gli slogan, come da filosofia della società, ambiziosi e umili nello stesso tempo, ma con tanta voglia di rimettersi la lavoro. Pochi i volti nuovi: Andrea De Nicolao, fresco di matrimonio e che proprio ieri ha compiuto 26 anni, e Mitchel Watt, con Gediminas Orelik, arrivato in tarda serata avendo ottenuto un permesso dalla società. Mancavano all’appello Paul Biligha, in volo verso Atene con la nazionale di Ettore Messina, e Dominique Johnson, ancora negli States in attesa di risolvere le questioni burocratiche legate al visto. Il presidente Federico Casarin ha fatto gli onori di casa, riabbracciando i “vecchi”: Peric, quinta stagione alla Reyer, Bramos, Haynes, che per la prima volta gioca due campionati di fila con la stessa squadra, capitan Ress e Tonut. Ryer che ha cambiato “pelle” durante l’estate tra saluti forzati (Filloy, Ejim, Stone e McGee) e scelte tecniche (Viggiano, Ortner, Hagins, Batista e Visconti), costretta adesso a monitorare il mercato per sopperire sia alle condizioni non ottimali di Stefano Tonut sia alla defezione inattesa di Julyan Stone.


Mercato.
Oltre a Michael Jenkins, vengono abbinati alla Reyer i nomi di Tomas Kyzlink, ventiquattrenne ceco, reduce da un’ottima stagione in Champions League con l’Helios Domzale e seconda parte in Francia con il Bourg-en-Bresse, dopo il triennio vissuto in Italia a Treviglio.


Giovani.
Se Riccardo Bolpin farà parte integrante della prima squadra, durante il precampionato sosterranno gli allenamenti con De Raffaele e il suo staff anche i giovani Joshua Pettenò, Nicholas Groppi, Federico Miaschi, Mihajlo Jerkovic e Simone Bergamo.


Numeri.
Novità per Peric, che dopo quattro stagioni con il numero 4 ha optato per il 2, non cambiano Haynes (0), Bramos (6), Tonut (7) e Ress (14), il 3 di Ejim sarà indossato da Johnson (che aveva lo 0 a Varese), Biligha rimane fedele al 19 (data di nascita della figlia Helen), De Nicolao sale al 10 (aveva il 9 a Reggio Emilia), Orelik ha optato per il 12 (al Banvit ha indossato il 10) e Watt per il 50, che aveva già a Caserta nella passata stagione, mentre Bolpin si gioca il 13.


Lituani.
Per irrobustire numericamente il gruppo, la Reyer aggregherà negli allenamenti, ritiro ad Alleghe compreso, tre lituani: Modestas Kumpis, guardia-ala, classe 1991, ex Neptunas Klaipeda, Edvinas Seskus, ala-guardia, classe 1995, ex Pernu (Estonia), e l’esperto Karolis Petrukonis, classe 1987, 212 centimetri, ex Nevezis Kadainiri.


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