Reyer, che delusione in finale ci va Reggio
MESTRE. Delusione, ma onore ai vinti. Reggio Emilia vola in finale, la Reyer spreca un’occasione storica per giocarsi nuovamente il titolo italiano a distanza di 72 dal secondo e ultimo scudetto. La finale l’ha persa ufficialmente ieri, ma i primi segnali erano stati posti nelle due partite al PalaBigi quando il quintetto di Carlo Recalcati non ha saputo approfittare dello stato di difficoltà della Grissin Bon, che ieri ha rispolverato per l’atto finale Darjus Lavrinovic. Tenuto in naftalina per una settimana, dopo l’infortunio muscolare in gara-4, si è ripresentato ieri in campo dando una carica ulteriore ai suoi compagni.
Cinciarini apre la semifinale dall’arco (0-3), Reggio Emilia subito a zona 3-2 perforata da Goss (3-3, poi Venezia prova ad allungare (7-3), la reazione della Grissin Bon è immediata (7-9). Primi cambi: Dulkys per Viggiano, Lavrinovic per Polonara, e il liutuano emiliano colpisce subito (11-14). Gara di grande intensità, secondo fallo di Cinciarini su Ress in entrata: buona notizia. Non le interpretazioni arbitrale: retina toccata prima e intervento di Polonara sul pallone che è già sul tabellone nell’entrata di Dulkys (14-16). La Reyer non riesce a decollare in attacco (5/17 alla prima sirena), Lavrinovic colpisce dal perimetro (14-19), poi Aradori colpisce due volte (18-19), ma Della Valle punisce un errore nelle rotazioni difensive (18-22): pallino del gioco nelle mani della Grissin Bon. Zona indigesta per la Reyer, sbatterci contro è semplice. Come il piano partita di Menetti: non far correre la Reyer, che non prende ritmo e velocità.
Prova a far girare la palla, la squadra di Recalcati: arriva la tripla di Peric (21-22 al 5’), poi Goss in entrata pareggia l’incursione di Pini (23-24). La chiave sta nel trovare pericolosità in attacco, la difesa tiene. Ultimo minuto di marca granata: entrata di Peric, due liberi di Stone e tripla dall’angolo dell’americano per il +5 (34-29). La Reyer sfrutta l’inerzia e s’invola (38-29) con una difesa “feroce” sui portatori di palla reggiani. Menetti deve ributtare nella mischia Lavrinovic per Silins e la Grissin Bon punisce ogni errore granata (38-34), il ritorno del lituano galvanizza gli emiliani, Reyer in bonus dopo soli 4’ e torna a far confusione in attacco. Reggio Emilia risale la china (38-38), tutto da rifare, e il contropiede di Kaukenas chiude l’11-0 esterno (38-40). Nebbia fittissima in attacco, giocatori fermi e palla che gira lentamente. Si accende Jackson (43-42),replica Cinciarini, ancora Jackson (46-44), poi doppia invenzione di Lavrinovic (46-48) prima della terza sirena. Tutto in dieci minuti.
Situazione ingarbugliata, la Grissin Bon ha portato la partita dove voleva. Il Taliercio prova a spingere la Reyer, tripla di Goss (52-51), partita fisica, calano le energie. È battaglia all’arma bianca (53-51), tripla Polonara (53-54). Torna Goss per la volata finale, segna Lavrinovic (53-56), segna Polonara (53-58), Reggio va a -2’37”. Finale lontanissima, infrazione di passi di Peric, la Reyer si disunisce (53-60). Niente da fare, partita dominata tatticamente da Reggio Emilia. Ma tanti applausi alla Reyer.
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