Reyer, Casarin: «Con Pistoia caduta inspiegabile, ci hanno dato una lezione»
Il presidente orogranata non cerca alibi nemmeno sulle contestazioni arbitrali: «Era una partita da gestire in tutt’altro modo, senza arrivare a quel finale»

Inattesa e a sorpresa. Per il modo in cui è maturata, per l’avversario che c’era di fronte, per le prestazioni offerte negli ultimi quattro mesi in Italia e in Europa. La sconfitta della Reyer contro l’Estra Pistoia è stata una doccia polare, un passo falso che ha impedito al quintetto di Spahija di garantirsi matematicamente un posto nei playoff, pur conservando ancora due punti di vantaggio su Tortona quando mancano 2 partite al termine della regular season e la Reyer può contare anche sul favore degli scontri diretti in caso di arrivo a pari punti con i piemontesi di Walter De Raffaele. Un unico sorriso dopo una serata nera: è nato Alvise Raffaele Xalle, primogenito di Matteo, preparatore atletico della Reyer.
La sconfitta ha lasciato l’amaro in bocca a tutti in casa orogranata, a cominciare dal presidente Federico Casarin.
C’è più sorpresa, amarezza o delusione dopo la prestazione offerta con Pistoia?
«È davvero difficile dare una valutazione a questa partita, quando c’erano tutte le premesse per chiudere definitivamente il discorso playoff. Arrivavamo da una settimana di ottimo lavoro, confortati anche dalla bella partita di Trapani, niente lasciava presagire una prestazioni simile. E’ stato sbagliato l’approccio alla partita, dovevamo aggredire l’avversario come era stato fatto contro Trieste. Non credo che Pistoia sia stata sottovalutata, alla fine la squadra ha segnato 90 punti, se prima dell’incontro mi avessero detto che avremmo segnato 90 punti, sarei stato più che fiducioso, invece ne abbiamo subiti 93. Questo ha fatto la differenza».
C’è un elemento positivo che resta di questa partita?
«La reazione avuta quando tutto sembrava perso, sul -19 a metà del terzo periodo, a meno di 4’ dalla fine eravamo risaliti a -3».
La sconfitta di Tortona con Milano può aver deconcentrato la squadra?
«Non credo, anzi avrebbe dovuto servirci come stimolo in più per garantirci matematicamente i playoff».
Come si esce da questa prestazione negativa?
«Resettando tutto, senza però dimenticare quanto accaduto, tenendo presente la lezione che ci ha dato Pistoia, ritornando a lavorare sodo in palestra e pensare già alla prossima partita. Il nostro destino è ancora nelle nostre mani».
E l’interpretazione della terna sul fallo di Benetti su Parks ritenuto fallo semplice e non antisportivo a 15” dalla fine?
«Posso solo dire che non dovevamo trovarci in questa situazione a pochi secondi dalla fine, dovevamo aver già chiuso il match a nostro favore».
Alla Reyer basta vincere una partita tra Treviso e Varese per andare ai playoff.
«Restano due gare, inutile guardarci indietro o pensare troppo in avanti. Il nostro obiettivo deve essere focalizzato adesso sul derby che è sempre stata una partita a sé. Non ho dubbi che la squadra reagirà, anche perché è una partita molto sentita da parte dei nostri tifosi».
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