Reyer, blindare il secondo posto, l’imperativo di oggi ad Avellino

De Raffaele recupera Mazzola, ma non sa se potrà disporre di Daye e Stone. I lupi arrivano allo scontro diretto con un filotto aperto di quattro successi di fila

MESTRE. Incrocio in vetta prima della sosta del campionato: Reyer ad Avellino, Cremona a Milano con Brindisi alla finestra, impegnata a Varese. La Sidigas punta all’aggancio al secondo posto, la Reyer a salvaguardare la posizione alle spalle dell’Olimpia e l’imbattibilità in trasferta (Pistoia, Trento e Sassari in Serie A, Opava, Bonn e Friburgo in Champions League). Walter De Raffaele prova a firmare la vittoria numero 100 in Serie A (56 con Venezia, 20 con Livorno e 3 con Reggio Calabria), porta in panchina Valerio Mazzola, out dal 26 ottobre, anche se il rientro sarà sicuro solo contro Varese tra due settimane, ma è arrivato ieri sera ad Avellino con il dubbio sulle condizioni di Julyan Stone e Austin Daye, anche se la rosa è al completo con Washington e Kyzlink volati anche loro in Irpinia. Scandone contro Reyer: un classico delle ultime due stagioni con 14 confronti (11-3 il bilancio), comprese semifinali playoff, ottavi Champions League e finale Fiba Europe Cup. Non mancano gli ex: Ariel Filloy da una parte, Federico Casarin, Gianluca Tucci e Paul Biligha dall’altra. Se la marcia vittoriosa della Reyer in campionato si è fermata domenica sera contro Milano, la Sidigas arriva allo scontro diretto con un filotto aperto di 4 successi in Serie A, mentre mercoledì ha ceduto in casa in Champions ai lettoni del Ventspils.

DE RAFFAELE

«La Sidigas è una squadra di grande talento individuale», ha esordito il tecnico della Reyer, «che ha tra le mani 90 punti in media a partita, gioca tanto a campo aperto e propone soluzioni uno contro uno. Cole è forse la stella, ma Nichols è giocatore da Eurolega, Green, lo stesso Filloy, e in casa questo talento individuale viene enfatizzato. Le sfide contro Avellino sono sempre state avvincenti, dure. Noi dovremo cercare di limitare le loro peculiarità». Sistemata la classifica in Champions League, adesso la Reyer punta a evitare l’aggancio al secondo posto. «Dovremo arginare l’esuberanza fisica e atletica di Avellino». SCANDONE

Chiusa la parentesi Sacripanti, Avellino si è affidata a Nenad Vucinic, cinquantatreenne tecnico di Belgrado, un anno e mezzo in Serie A/2 alla guida della Fulgor Forlì tra il 2011 e il 2012. Squadra completamente rinnovata dopo l’eliminazione nei quarti, a opera di Trento, negli ultimi playoff con l’arrivo della stella Cole Norris dal Maccabi Tel Aviv, ma anche di Caleb Green (Trabzonspor), Demetris Nichols (Cedevita), Keifer Sykes (Ankara) e Matt Costello (Austin Spurs), che dovrebbe rientrare dopo la sosta a causa della distorsione alla caviglia rimediata contro Trento. Oltre a Filloy, sono rimasti soltanto D’Ercole e il recuperato Ndiaye.

COSÌ SUL PARQUET. PalaDelMauro, ore 17.

Sidigas Avellino: 1 Idrissou, 4 Guariglia, 6 Green, 8 Nichols, 12 Filloy, 14 Campani, 18 Sabatino, 24 D’Ercole, 28 Sykes, 30 Cole, 34 Spizzichini, 55 Ndiaye. All.: Nenad Vucinic.

Reyer Venezia: 0 Haynes, 5 Stone, 6 Bramos, 7 Tonut, 9 Daye, 10 De Nicolao, 14 Vidmar, 19 Biligha, 21 Giuri, 22 Mazzola, 30 Cerella, 50 Watt. All:Walter De Raffaele.

Arbitri: Begnis-Attard-Di Francesco.
 

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