Questo Real Vicenza costruito in laguna

Seconda DIvisione. Tanti ex del Venezia e della Clodiense nella squadra rivelazione della Lega Pro
REAL VICENZA Calcio Campionato Serie C Seconda Divisione 2013-14 nella foto TOMEI MATTEO
REAL VICENZA Calcio Campionato Serie C Seconda Divisione 2013-14 nella foto TOMEI MATTEO

VICENZA. Una volta per Real Vicenza si intendeva la squadra di Paolo Rossi, allenata da Gibì Fabbri, che alla fine degli Anni Settanta si piazzò al secondo posto. Un titolo nobiliare, “real” per una squadra irripetibile. Negli anni seguenti, quel Vicenza divenne Real per una serie di partite a sfondo benefico, con Rossi che ormai aveva perso il guizzo, Faloppa la linea e Filippi non aveva più i capelli al vento. Partite che per lo più finivano con grandi tavolate.

Oggi c’è un vero Real Vicenza, che gioca tra i professionisti, un Vicenza nuovo, che nulla c’entra con quello glorioso, un tempo griffato Lanerossi. Il bello è che questo Real Vicenza veleggia ai primo posti nella Seconda Divisione di Lega Pro, mentre l’altro non se la passa benissimo in Prima. Insomma, pensare che l’anno prossimo ci sia un derby, idea che solo tre anni fa apparteneva alla fantascienza, ora potrebbe essere realtà.

Pillole di breve storia: l’attuale Real Vicenza è fondato nel 2010, roba fresca, fatta con la fusione di tre club, il Leodari (Villaggio del Sole), il Cavazzale (frazione di Monticello) e il Laghetto Real Vicenza (altro quartiere). L’idea è di Lino Diquigiovanni, imprenditore con sostanziosa disponibilità, e il gioco è fatto. Due anni in Eccellenza, una promozione in D ai playoff e una domanda d’ammissione in lega Pro accettata in Lega. Ecco tutto.

La squadra gioca al Menti ed ha la maglia a righe biancorosse. Insomma , c’è tutto per confondere le due realtà...

Un’altra nota: guardatevi la formazione: i giocatori vengono quasi tutti dalla laguna, c’è tanto Venezia e Clodiense nel recente passato di questi ragazzi, che due anni fa Andrea Seno ha consigliato bene al presidente: Pradolin, Malagò, Barzan, Niero, Busatto, Porcino, Marco Moro, si è aggiunto Massimiliano Mei, centrale ex Venezia passato prima per reggio Emilia, e poi Magrassi, dolese ex Portogruaro, il portiere Tomei ex SandonàJesolo, insomma la lista rischia di occupare tutta la pagina. In panchina Vittadello, mister ex Sottomarina e Clodiense.

«La nostra forza è il gruppo» spiega Davide Pradolin, « sembra la solita frase ma è la verità. Ragazzi seri, con grande entusiasmo. Viviamo un’avventura con grande intensità, io stesso a 30 anni compiuti sto rivivendo il clima e il piacere di giocare degli esordi. La nostra è una squadra nata strada facendo, diventata sempre più forte sia per i rinforzi sia perchè è cresciuta nei suoi singoli». Un avvio straordinario, a suo gol, poi qualche colpo a vuoto, ma sempre nell’alta classifica. E un giocatore su tutti, Danilo Alessandro. «In effetti è veramente un giocatore di categoria superiore» conferma “Prado” «ha fatto la B nel Grosseto con Michele Serena, poi è rimasto senza contratto e lo ha preso il Voghera, quindi è arrivato da noi. Quando ha la giornata buona non c’è verso di fermarlo, ti porta alla vittoria».

Tanti ex arancioneroverdi e granata creano anche qualche rimpianto, a Venezia e a Chioggia forse si è persa qualche occasione. Tappe di passaggio, i ragazzi guardano avanti. Saggia prudenza quella di Pradolin quando si parla di possibile derby Vicenza-Real Vicenza nel prossimo campionato. «Noi guardiamo la classifica, ma verso il basso, quest’anno in Seconda o arrivi nella prima metà della classifica o retrocedi. Non è tempo di sognare». Ma al “Menti”, con un Real ricco e un Vicenza molto meno ricco, c’è anche chi parla di fusione, soprattutto se quelli di Prima non diovessero centrare la B».

Carlo Cruccu

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