Playoff Seconda divisione: Venezia-Renate sabato al “Mecchia”

La partita si giocherà alle 16. A questo punto Penzo a rischio anche per l’eventuale finale del 16 giugno

MESTRE. Playoff lontani da Sant’Elena. Nessun colpo di coda, nessuna soluzione in extremis: il Venezia dovrà conquistare in trasferta il salto in Prima Divisione. Un vantaggio non indifferente per gli avversari, a cominciare dal Renate, uno svantaggio pesantissimo per Lauria e compagni che non potranno contare sul fattore-Penzo: sarà lo stadio “Mecchia” di Portogruaro a ospitare sabato (inizio ore 16) la gara di ritorno contro il Renate. Un passo alla volta, dunque, ma non esiste nemmeno la certezza che i problemi delle torri-faro del Penzo possano essere risolte in tempo prima del 16 giugno, quando è in calendario la finale di ritorno dei playoff, qualora il Venezia eliminasse il Renate. Fatto sta che il Venezia non potrà entrare nella sua “casa” e dovrà giocarsi una stagione intera in uno stadio che non è il suo.

Riunione. In mattinata ieri a Ca’ Farsetti si è tenuta l’ultima riunione tra Alessandro Maggioni e Andrea Ferrazzi, i due assessori ai Lavori Pubblici e allo Sport, al quale ha partecipato il segretario arancioneroverde Davide Brendolin, mentre il direttore sportivo Andrea Gazzoli ha preferito andare a Firenze per risolvere da vicino la questione in Lega. Non essendoci la certezza di garantire l’agibilità del Penzo in tempo utile per la partita, il Venezia ha infatti deciso di battere la strada della soluzione alternativa essendo in preallarme fin da lunedì. Con i conseguenti disagi a livello organizzativo da risolvere, a cominciare da un circuito diverso da quello abituale per la prevendita.

Portogruaro. Lo stadio più congeniale era naturalmente il “Mecchia” di Portogruaro, ma domenica è occupato dalla partita dei playout dei granata contro la Tritium. È scattata allora l’ipotesi di chiedere di giocare in anticipo, ma non bastava avere il consenso del Portogruaro, bisognava sentire anche il Renate e ottenere il via libera dalla Lega Pro, che figura come l’ente organizzatore dell’evento. Alle 17.06 il comunicato ufficiale del Venezia che confermava quanto si era diffuso nel corso della giornata. La situazione è stata seguita direttamente a Firenze dal direttore sportivo Gazzoli, che è rimasto nella sede della Lega Pro fino a quando non ha avuto il via libera. «Devo ringraziare la grande disponibilità del presidente Macalli, del direttore generale Ghiretti e dell’ingegner Giannetti» ha spiegato Gazzoli, «ma anche quella del Portogruaro nella persona del direttore sportivo Specchia e dei dirigenti del Renate. Korablin? E’ stato messo al corrente che non è possibile giocare al Penzo, una notizia che non può averlo reso felice».

Portogruaro è soluzione meno dolorosa, se si pensa che le alternative potevano essere Trieste, Mantova, Cremona o Reggio Emilia, qualora avesse dovuto decidere la Lega Pro.

Disagi. Oggi il Venezia comunicherà il prezzo dei biglietti, le modalità e gli orari d’acquisto, altro disagio non indifferente provocato dall’indisponibilità dello stadio. Per non parlare della questione tecnica con Sottili che ha dovuto rivoluzionare il programma degli allenamenti.

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