Oro mondiale, arrivano le nostre

È d’oro l’Italia del fioretto femminile Under 20. Ai campionati del mondo giovanili ieri si è consumata una delle più belle pagine di questa rassegna iridata, con la squadra condotta dal commissario tecnico veneziano Andrea Cipressa che è salita sul tetto del mondo. Era tra le favorite, certo, ma il magro risultato della prova individuale di tre giorni fa aveva relegato le azzurrine in ottava posizione del tabellone. Una gara in salita, ma l’Italia è Paese in cui la tradizione nel fioretto da sempre sa regalare sorprese e soddisfazioni. Dopo il successo sulla Francia 45-25 negli ottavi, il quartetto quasi tutto veneto composto da Elisabetta Bianchin (trevigiana), Erica Cipressa (veneziana residente a Mogliano Veneto), Claudia Borella (veneziana ma che tira per la Comini Padova) e Camilla Rivano ha sbaragliato la concorrenza nella corsa al titolo, centrando un trionfo destinato a passare alla storia. Lo si è capito nei quarti di finale, quando le azzurrine hanno eliminato il Giappone, testa di serie numero uno del tabellone, per 45-37. In semifinale l’avversario da battere è diventato la Polonia ma il risultato non è cambiato: Italia avanti 45-35. Nella parte bassa del tabellone Stati Uniti e Russia si sono giocate la finale, con le prime a uscirne vincitrici 45-37.
L’oro del fioretto femminile Under 20, quindi, è diventato una sfida tra italiane e statunitensi, per nulla facile, con queste ultime a schierare la neocampionessa mondiale Sara Taffel e colleghe di tutto rispetto. Ma le azzurrine non si sono fatte intimorire, caricate a bordo pedana da Andrea Cipressa che ha messo tutta la sua esperienza da commissario tecnico delle nazionali maggiori di fioretto. L’Italia è partita subito bene, mantenendo quattro.cinque stoccate di vantaggio per quasi tutta la finale. Nell’assalto decisivo, con in pedana Erica Cipressa e Sabrina Massialas, manco farlo apposta figlie dei due commissari tecnici di turno, è successo di tutto, con tensione e spettacolo che hanno raggiunto livelli assoluti, peraltro apprezzati dal pubblico. Dal 36-32 Italia, la statunitense ha infilato quattro stoccate consecutive, e in perfetta parità è sembrato che l’inerzia dell’assalto fosse ormai nel fioretto avversario. Invece Erica Cipressa ha trovato tempi e movenze perfetti per mettere a segno la stoccata decisiva, quella che ha fatto la differenza, regalando all’Italia un oro meritato.
«Lo ammetto, è stata un’emozione fortissima, anche perché giunta al termine di un assalto thrilling» ha confessato al termine il Ct azzurro, «le ragazze sono state straordinarie per tutta la giornata. Avevo chiesto loro di dare il cento per cento e hanno risposto con una prestazione eccellente. Sono davvero orgoglioso: i miei complimenti vanno a queste ragazze, ai loro maestri e a tutto lo staff della Nazionale che collabora con me». Per un attimo poi Cipressa parla solo da papà. «Da padre, infine, non posso nascondere una emozione particolare e l’orgoglio nell’aver visto gli occhi della tigre in mia figlia in occasione dell’ultima e decisiva stoccata». (s.b.)
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