Numa campione europeo master nella sciabola
Mauro Numa è salito sul tetto d’Europa, vincendo domenica sera a Parenzo in Croazia il suo primo titolo continentale della categoria master di sciabola. Per il carabiniere mestrino si tratta della prima gioia internazionale in questa arma della scherma, dopo aver vinto tutto quello che si poteva nel corso della sua carriera agonistica nel fioretto. La notizia, in questo senso è doppia: al risultato ottenuto sulle pedane croate, va aggiunto il fatto che Numa tira di sciabola per diletto, come lui stesso confessa.
«Ho smesso abbastanza presto con l’agonismo nel fioretto, e quando ho sentito la voglia di riprendere, passando nella categoria master, ho deciso di impegnarmi con la sciabola. Tre anni fa è iniziata questa sfida. Quest’anno sono riuscito a vincere un paio di tappe del circuito nazionale, ma questo oro europeo ha un valore speciale e giunge un po’ inaspettato, frutto di tanto impegno e lavoro, lo stesso che ho sempre messo in quello che ho fatto da giovane. Oltretutto non è neppure stato facile, perché dopo 25 anni con l’impostazione del fioretto, passare alla sciabola richiede una nuova istruzione. Con la mia esperienza passata sono riuscito in parte ad adattarmi, ma molto devo ancora fare per poter applicare le complete movenze della sciabola. Nonostante questo, però, ce l’ho fatta a superare anche atleti master che avevano più dimestichezza di me con questa arma».
Domenica a Parenzo, in categoria 2, in pedana sono saliti 62 atleti di cui 12 italiani. Nel girone di qualificazione l’olimpionico di Los Angeles 1984 ha chiuso con quattro vittorie e una sconfitta, poi nelle dirette è stato un monologo. Superati uno dopo l’altro tutti gli avversari arrivando al tabellone a otto contro Andrey Kobyakov (10-9), quindi in semifinale si è inchinato Nebojsa Sreckovic (10-9) grazie a un grande recupero di Numa dal 5-9, e poi la vittoria nel derby di finale contro Alberto Feira Chois per 10-6.
«Tiro di sciabola perché mi diverto, ma è logico che in pedana esce anche lo spirito agonistico e a perdere non ci tiene nessuno», conclude il nuovo campione d’Europa tra i master, «è stata una grandissima emozione risentire l’inno sul gradino più alto del podio. Come nelle vittorie da giovane nel fioretto. E senza il tifo degli altri italiani, non sarei arrivato a questo risultato. L’impegno dimostra che gli obiettivi si possono raggiungere». Da segnalare, tra i master del fioretto, il bronzo conquistato invece da Maurizio Galvan del Circolo Scherma Mestre, campione del mondo in carica.
Simone Bianchi
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