Nicolò De Marchi al confine svizzero
VENEZIA. Dopo l'impatto mediatico inizia la fatica. Ieri pomeriggio è arrivato in Svizzera il 22enne tifoso juventino Nicolò De Marchi, chioggiotto, diretto verso la capitale tedesca, dopo aver scommesso di arrivare a piedi in Germania per la finalissima di Champions Juventus-Barcellona. Con le sue forze, ma “aiutato” da una bicicletta, ieri all'ora di pranzo è arrivato al Lago Maggiore e, nel primo pomeriggio, ha varcato il confine svizzero, proseguendo la sua impresa verso Berlino. Il viaggio si preannuncia ancora lungo e tortuoso, ma il grande aiuto che gli ha dato lo staff bianconero, gli permetterà di ottenere qualche significativo sconto sulla fatica. Ieri i riflettori dei media erano in gran parte puntati su di lui e sulla sua stravagante impresa e, a Chioggia, non si parlava d'altro. L’avventura, supportata interamente dal team sportivo torinese, è iniziata lo scorso 5 maggio, quando la società ha lanciato, sul social network Twitter, l'hashtag #SeAndiamoInFinale, così da dare l'opportunità ai tifosi di scommettere qualcosa nel caso in cui la loro squadra del cuore avesse strappato il pass per la finalissima di Berlino. In molti hanno scommesso qualcosa, ma tutti hanno fatto promesse banali e comuni mentre, la più originale, è stata proprio quella del giovane chioggiotto. «Se andiamo in finale vado a Berlino a piedi», aveva twittato De Marchi. Mai, evidentemente, avrebbe immaginato che la sua promessa si sarebbe potuta concretizzare. Detto, fatto. La Juventus invece lo contatta e si dice disposta a regalargli un biglietto omaggio per la partitissima. Ma a una condizione: la realizzazione della sua scommessa. Così, giovedì a mezzogiorno, il giovane è partito dal quartier generale della Juventus, diretto a Berlino. Giovedì pomeriggio e per tutta la giornata di ieri, la notizia è stata tra le più dibattute nei social network. In tanti hanno fatto notare che la sua impresa risulterà più facile rispetto a quando promesso, visto che gli hanno messo a disposizione una bicicletta e una jeep. «Così è troppo facile, lo avrei fatto anch'io», hanno commentato in molti. Ma, commenti a parte, la sua uscita, che voleva rimanere una boutade, è diventata inaspettatamente realtà. E adesso cammina o, se preferisci, pedala, Nicolò: la strada è ancora molto lunga.
Andrea Varagnolo
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