Moreo: «Grazie Venezia Felice di restare qui»

Serie B. C’era il rischio del contro riscatto, ma l’Entella non ha creduto in lui «Pronto a misurarmi in una categoria superiore, il gruppo sarà la nostra forza»
MESTRE . Il Venezia ha creduto in lui, la Virtus Entella no: così Stefano Moreo, riscattato dal club arancioneroverde a fine maggio, rimane in laguna non avendo la società ligure fatto scattare il contro riscatto. L’attaccante milanese ha saputo in vacanza dell’esito della trattativa e sabato sarà al Taliercio per il raduno del Venezia.


«Sono stato in giro con Vicario e Acquadro» racconta Moreo «ma mi sono tenuto informato sulla vicenda. E posso garantire di essere felice per essere rimasto al Venezia, lo avevo detto già al termine del campionato che mi sarebbe piaciuto rimanere, qua mi sono trovato molto bene, ho vissuto una stagione fantastica. L’ultima parola spettava alla Virtus Entella, gli accordi erano chiari, ma andata come speravo, abbiamo dovuto aspettare un po’, visto che le scadenze dettate dal regolamento, ma alla fine eccomi, non mi muovo dalla laguna».


Arrivato nell’ultimo giorno del mercato estivo per completare il reparto offensivo, mentre Simone Basso scendeva a Modena, Stefano Moreo si è rivelato una delle grandi sorprese della trionfale stagione del Venezia: attaccante polivalente, arrivato come punta centrale, si è guadagnato spazio e minuti come esterno nel tridente offensivo di Pippo Inzaghi. «Finalmente avrò l’occasione per misurarmi con il campionato di Serie B» spiega Moreo, ventiquattro anni compiuti il 30 giugno, «è un torneo molto più competitivo e complicato rispetto alla Lega Pro. Inzaghi? No, devo ancora sentirlo dall’ultima partita di Supercoppa».


Intanto Giorgio Perinetti sta allestendo in questi giorni la squadra e ci sarà anche qualche partenza. «Capita ogni anno, ma era comprensibile che non potevamo rimanere tutti» commenta Moreo, 40 presenze nella passata stagione tra campionato (32), Coppa Italia di Lega Pro (6) e Supercoppa (2) con 12 gol realizzati, «qualcuno dovrà andar via, un peccato perché avevamo creato un gran bel gruppo, che è stato uno degli elementi fondamentali per ottenere la promozione e vincere la Coppa Italia. Dovremo essere bravi ad accogliere chi arriverà e farli sentire rapidamente parte integrante del gruppo». Il nucleo del salto in Serie B rimarrà però agli ordini di Inzaghi. «E questo sarà un bel vantaggio. Negli ultimi anni la differenza tra Lega Pro e Serie B è diminuito, non è un caso se qualche squadra ha fatto anche il salto doppio nell’arco di due stagioni. Nella rosa dell’anno scorso c’era già elementi che hanno avuto esperienze nel torneo cadetto, ci daranno una mano a ambientarci in Serie B».


Michele Contessa


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