Mogliano, la festa per il club delle meraviglie

Tutti sul palco, dai piccoli all’Under 18 Campione d’Italia. E sabato c’è il “Derby Day” con il San Donà
Di Gianluca Galzerano

MOGLIANO. Causa pioggia, una serata spostata da Piazzetta del Teatro direttamente... in teatro. Venerdì sera, il Mogliano Rugby presentava ufficialmente la stagione 2015/2016 davanti a circa 600 persone arrivate a gremire ogni singolo posto della grande sala con palco dentro l'Istituto Astori. I primi posti occupati dagli atleti, tanti, i più piccoli di cinque anni, subito dietro le famiglie, gli amici, e i nonni, tanti anche quelli.

Sul maxischermo scorrono le immagini in anteprima dello spot "Siamo qui, siamo pronti", un collage emozionante di facce e voci intrecciate in un passaggio generazionale chiuso con il tributo di tutto il pubblico a Giuseppe Alessandra, tra i fondatori della società nel 1956 (e l'anno prossimo saranno sessanta...).

Tra le tante novità di una stagione che nei piani e nei pronostici vede il Mogliano tra le protagoniste assolute sia in Eccellenza che nei settori giovanili, quella del nuovo presidente merita un posto di rilievo: un testimone, quello preso in mano dall'imprenditore Lucio Marin portogli dal suo predecessore Roberto Facchini (che lascia con due titoli nazionali, Scudetto Seniores e Under 18), non facile, ma pieno di stimoli positivi.

«L'impegno ininterrotto di Peppino Alessandra dal 1956 ad oggi è quanto di più bello possa ispirare le nuove generazioni», dice Marin, «Questo Club vive del cuore e della dedizione delle persone che ogni giorno decidono di esserne parte, la nostra ambizione è quella di diventare il primo Club in Italia, e per arrivarci serve una volontà sempre più forte da parte di tutti».

Sul palco sale il sindaco, Carola Arena, con fascia tricolore appoggiata su un abito su un bell’abito da serata importante: «Questa sera, in mezzo a voi, si sente il calore del gruppo unito, cresciuto tantissimo e che rappresenta un'eccellenza assoluta per la nostra città. Questa crescita si basa soprattutto sull'adesione delle famiglie, perché nei suoi sessant'anni di vita il Club ha saputo diventare un punto di riferimento non solo sportivo, ma per tutta la città».

Tra fumi e luci colorate, sfilano tutte le squadre, dall'Under 6 all'Under 18 Campione d'Italia uscente, con il tecnico sudafricano Darrell Eigner a spiegare la ricetta di un risultato così enorme: zL'anno scorso siamo partiti forse un po' timidi ma poi i ragazzi hanno capito dove potevano arrivare e con tanto lavoro abbiamo fatto quello che abbiamo fatto. Come proveremo a confermarci? Con tre cose: lavoro, lavoro, lavoro».

È il momento della seconda squadra, nata grazie alla sinergia con il Silea del presidente Romano Mazzanti: «Il gruppo è molto buono, e con due allenatori come Rouyet e Pavan (entrambi giocatori del Marchiol in Eccellenza) puntiamo a passare dalla B alla A, così tra due anni il derby lo facciamo direttamente noi».

Momento clou: entra in scena la prima squadra, che sabato sarà a Monigo per l'esordio stagionale nel Derby Day contro San Donà. «Siamo pronti, dopo una lunga preparazione e tante amichevoli finalmente si va in campo per il rugby vero», le parole di capitan Filippucci. «La squadra si è completata con molti inserimenti nuovi, ragazzi che si sono ambientati subito e dai quali ci aspettiamo molto. Sarà una bella stagione». La chiusura, d'obbligo, al direttore sportivo Niccolò Pagotto, il più giovane del massimo campionato, in linea con la filosofia sposata dal Club dentro e fuori dal campo: «Il primo obiettivo per noi è quello di costruire una solida cultura del Club, vale a dire la capacità di trasmettere e far comprendere in tutte le sue componenti i suoi valori. Sul piano sportivo, il debutto al Derby Day di sabato è un appuntamento già molto importante, abbiamo una rosa giovanissima sulla quale abbiamo innestato anche due ragazzi Campioni d'Italia Under 18. Investire sulle nuove generazioni è un lavoro lungo e delicato, ma noi ci crediamo fermamente».

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