Mogliano, gli ultimi colpi sono Buondonno e Lupini
MOGLIANO. Inarrestabile la corsa-mercato del Mogliano del neo-presidente Lucio Marin.
Nemmeno il tempo di registrare il raduno ufficiale di lunedì, ed ecco che la dirigenza biancoblù annuncia l’ingaggio, per un periodo di prova, del trequarti centro italo-sudafricano Gino Lupini, classe 1994 (177 cm per 92 kg), attualmente in forza all’Under 21 di Western Province e già con un passaggio nell’Under 20 azzurra grazie al passaporto italiano del nonno. Il giocatore è già a Mogliano agli ordini dello staff assieme al resto del gruppo, pronto a sudare con le migliori intenzioni di guadagnarsi la maglia numero 12, al momento senza titolare dopo la partenza di Tommaso Boni per la franchigia delle Zebre.
«Voglio lavorare per guadagnarmi il posto e dare il mio contributo alla stagione», le sue dichiarazioni a margine della presentazione ufficiale della prima squadra alla stampa al quartier generale dell’azienda del presidente.
Da definire anche l’ingaggio di Andrea Buondonno, classe ’92, trequarti ala e utility back. La trattativa con Piacenza non è stata ancora completata, ma non dovrebbero esserci sorprese. Buondonno è cresciuto nell’Union Rugby Milano. Uno sguardo al nuovo organigramma, che vede nell’inversione di ruoli tra il nuovo head-coach Ezio Galon e l’assistant Franco Properzi la novità principale, la grafica svelata delle nuove maglie da gioco prodotte dalla Canterbury e poi la rosa dei 34 giocatori ingaggiati tra conferme importanti e inserimenti dalle grandi aspettative, più gli aggregati in prova (Lupini, Buondonno, Schiavon e Nicotera) e quelli “invitati” dai club con cui la dirigenza di via Colelli ha da tempo avviato relazioni societarie e tecniche di alto profilo (Lila, Giabardo e Facchini dalla Tarvisium, Piaser dal Villorba, D’Anna da Udine, Visentin, Fabi e Rizzi dall’Under 18, Properzi da Paese e Marcaggi da Silea).
«A voi giocatori chiedo di rispettare sempre il vostro talento, l’unico modo per onorare la maglia che indosserete», ha salutato staff ed atleti il presidente Marin al termine del suo breve, ma ispirato intervento. Al general manager Nicolò Pagotto il compito di tracciare un consuntivo della stagione passata delineando obiettivi e prospettive future: centrare i playoff l’obiettivo minimo, qualificarsi per la Challenge Cup, dopo la delusione per la brutta trasferta in Russia dell’anno scorso che ha comportato l’eliminazione ad un passo dal traguardo,- il vero valore aggiunto, senza dimenticare di sottolineare l’orgoglio per il gruppo costruito su solide base umane prima ancora che sportive.
Poi tutti al Quaggia, per le prime gocce dei tanti litri di sudore da versare prima del già fondamentale esordio in campionato contro San Donà al Derby Day.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia