Mogliano e San Donà: è il momento della svolta

Rugby Eccellenza. Il Lafert deve dimostrare di “esserci”. Il Marchiol attende Barraud per l’Europa

MESTRE. Fine anno e tempo di consuntivi per Marchiol Mogliano e Lafert San Donà, unite in un destino a doppio intreccio fin dalla prima giornata di Eccellenza, quando la sentenza del giudice sportivo sul caso- Makelara cancellò la netta vittoria sul campo dei trevigiani al Veneto Derby Day regalando 5 punti insperati al Lafert e facendo piombare di colpo il termometro Marchiol a -8.

Di lì in poi, andamenti diametralmente opposti, con il XV di coach Wright invischiato in una inarrestabile involuzione tecnica e la squadra del neo allenatore Ezio Galon protagonista dall’altra parte di una rimonta clamorosa costruita su vittorie pesanti ed un gioco ben interpretato dall’estro e dalla leadership del miglior regista del campionato, il parigino Aristide Barraud.

In riva al Piave il punto più basso arriva con la sconfitta interna con la Lazio, che spinge la dirigenza a sollevare dall’incarico il neozelandese Jason Wright, alla sua undicesima stagione consecutiva con il club. «Ora tutti di fronte alle proprie responsabilità», commentò a caldo il presidente Marusso scosso dalla scelta. Affidata al sudafricano Zane Ansell, la squadra scende in campo a Viadana centrando un orgoglioso, e forse stretto, pareggio che trova poi conferma anche nel Trofeo Eccellenza ma che avrà il suo banco di prova vero alla ripresa dell’ottava giornata, quando al “Pacifici” arriveranno le Fiamme Oro dell’ex allenatore sandonatese Eugenio Eugenio.

Liberato dal peso di un rapporto evidentemente mai decollato con il precedente staff, per l’apertura argentina di scuola neozelandese Rodrigo Costa il 2016 si presenta ora come l’anno della svolta, chiamato com’è a confermare tutte le aspettative dal presidente Marusso.

Per Mogliano, invece, l’inizio dell’anno che deve dare subito un segno forte di discontinuità con la coda di un 2015 reso molto pesante dal pessimo andamento in Qualification Cup, dove alle tre uscite sono corrisposte altrettante sconfitte. Passi per la prima in casa delle Fiamme Oro, quando lo shock per quanto accaduto a Barraud non poteva non lasciare tracce, ma le figuracce nelle due gare interne contro i tedeschi dell’Heidelberger e gli spagnoli del Valladolid, hanno contribuito non poco al negativo dibattito internazionale sull’effettivo ruolo del rugby italiano in Europa. Il 9 gennaio si riparte dall’ottavo turno di Eccellenza: scenario, il “Beltrametti” di Piacenza, in casa di quei Lyons che sono stati la prima squadra italiana proprio di Barraud. Il francese, alle prese con un complicato iter riabilitativo, ha comunicato che gli piacerebbe essere presente sugli spalti per l’affetto che nutre per entrambe le società. Dovesse arrivare davvero, inizio d’anno migliore non potrebbe esserci.

Gianluca Galzerano

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