Mestrina pronta, ma resta la questione piscina

Pallanuoto. Presentate ieri le due squadre: quella maschile giocherà a Padova le partite in casa

MESTRE. Passione ed entusiasmo, le due molle che spingono la Mestrina. Più forte dei limiti economici, più forte degli esili contributi, più forte della mancanza di una piscina idonea. Alla vigilia dell’esordio in campionato, la Mestrina si è presentata nel Municipio di via Palazzo con le due squadre senior, ma anche con i ragazzi del settore giovanile che nelle ultime stagioni hanno centrato ottimi risultati. E dal settore giovanile arriva il nuovo allenatore della squadra maschile, Luca Gambardella, che disputerà il campionato di serie B, mentre Marcello Roggio ha raccolto l’eredità di Giovanni Zaccaria. «Abbiamo dovuto superare alcuni problemi in estate, tanto che i genitori erano un po’ preoccupati» spiega il presidente Diego Vecchiato, «in particolare quello legato agli spazi acquei, risolto grazie all’intervento dell’assessore Panciera. Spazi non enormi, che però ci consentono di svolgere l’attività e che speriamo ci vengano riconfermati anche nei prossimi anni. Poi dovevamo sostituire De Crescenzo e non abbiamo avuto alcun dubbio nel promuovere Luca Gambardella. Francesco Zatti si occuperà dell’under 17, Antonio Scafuri dell’under 15 e dell’under 13. Credo che poche società che non hanno la gestione diretta dell’impianto abbiano ottenuto i nostri risultati in Italia».

L’ultimo tassello è stato il salvataggio della squadra femminile. «Sarebbe stata una sconfitta» sostiene Vecchiato, «ma grazie alla caparbietà di Giorgia Allegretto siamo riusciti ad allestire un gruppo che parteciperà alla serie B, siamo scesi di categoria, ma ancora vivi». La squadra maschile sarà costretta a giocare a Padova le gare interne e il problema della piscina da 33 metri è stata sollevata da Giorgio Chinellato, presidente del Panathlon di Mestre. «Porterò questa situazione all’attenzione del sindaco Orsoni e della Giunta«, ha promesso Roberto Panciera, «in passato, quando c’era più disponibilità economica, bisogna forse optare per scelte diverse». Nuovo impianto o intervento su una struttura già esistente? Altre alternative non ci sono, intanto la Mestrina è costretta all’esilio. (m.c.)

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