Mestrina e Mestre: un’unica grande squadra

Ci sono già stati contatti, i presidenti Guerra e Serena stanno lavorando per unire le forze

MESTRE. Una città, una grande squadra, due soli colori, arancione e nero. È questo lo scenario che voci di corridoio ipotizzano a fine stagione per Mestrina (Eccellenza) e Mestre (Prima categoria). Ma sono solo voci? No, c’è qualcosa di più, qualcosa di concreto. Basta sentire Ignazio Guerra e Stefano Serena, presidenti rispettivamente di Mestrina e Mestre, per capire che una grande fusione è una strada più che percorribile. «Per motivi personali», spiega Guerra, «non ho potuto seguire direttamente negli ultimi tempi le vicende societarie, ma credo che arrivare ad avere un’unica grande squadra che porti avanti il nome di Mestre sia un traguardo auspicabile».

E che questo traguardo non sia una delle tante voci che girano nel mondo del calcio dilettanti lo conferma anche Stefano Serena. «Ci sono già stati dei contatti, diciamo che ci siamo piaciuti», sottolinea il numero uno club di Prima categoria, «parlare di questo ora è fortemente prematuro. Certo che l’idea di un’unica grande realtà calcistica mestrina è affascinante». La partita in gioco non è di poco conto, specie considerando che l'arancionero ha trovato un nuovo appeal.

Il caso della Mestrina in Eccellenza è inequivocabile: Baracca con presenze che sfiorano o sforano il tetto dei mille spettatori nelle gare interne, squadra seguita in trasferta (vedi il caso emblematico della sfida del “Tenni” contro il Treviso) da numerosi appassionati. E come non bastasse, la Mestrina ha anche centrato la finale della fase regionale di Coppa Italia di Eccellenza, sfida che si giocherà il 4 gennaio (ore 14.30) al “Comunale” di Mirano. Un traguardo del genere in Coppa mancava da quasi 20, dalla stagione ’95-’6, quella della promozione record in serie C/2, del Mestre guidato dal compianto Ennio Gazzetta e della coppia gol da sogni (33 reti in due) Scarpa-Grassi: quella volta gli arancioneri arrivarono alle semifinali nazionali della Coppa Italia di D, eliminati dal Nardò nonostante il successo nella gara di ritorno al Baracca.

«Vogliamo la vittoria in Coppa Italia», ha dichiarato ieri il dg della Mestrina, Giorgio Betrò, «per dedicarla ai nostri meravigliosi tifosi». Sempre restando al club di Eccellenza, dopo gli arrivi dei vari Mazzeo e Di Prisco ci sono da registrare alcuni rumor su possibili movimenti in uscita: Gnago piace molto a Dolo e Piovese, Scaramal interessa, invece, sia al Maerne che al Dolo.

Maurizio Toso

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