Mestre, ko che brucia buttata via la Serie B negli ultimi 2 minuti

Serie C Gold. Giocatori in lacrime a San Vendemiano Maran: «Avrei preferito perdere di 50 punti ma non così»

MESTRE. La Serie B accarezzata per 39’05” di gioco con addirittura 7 punti di vantaggio da amministrare negli ultimi 2’36” di gioco. Poi il sogno del Ciemme Mestre di vincere gara-3 della finale di C Gold contro San Vendemiano va in frantumi quando Salvato e Cucchi perdono due palle, ancora sanguinose nella testa dei giocatori di Volpato negli ultimi 43 secondi di gioco. Sarebbe bastato solo un canestro in più per chiuderla, uno solo tra i cinque tiri tentati nel finale. E, invece, Salvato sbaglia due volte e due anche Cucchi che, con il tentativo da tre a 1’09” dalla sirena, avrebbe potuto mettere in cassaforte la vittoria mestrina sul 53-50 ospite. La Rucker vola in B grazie a 4 punti di Tracchi nel finale, due liberi di Mossi e uno di Rossetto. Per il Mestre è la seconda beffa dopo quella del 30 marzo di quattro anni fa. Anche qui una sconfitta di tre punti in casa dell’Oderzo costò ai Grifoni la mancata promozione in B. Le lacrime dei giocatori nel finale impietriscono chi è lì con loro.

Luca Cucchi, Dario Maran, Alberto Bedin, Simone Rosada: quest’ultimo ha preferito uscire dalla porta secondaria della palestra per restare da solo a sbollire la delusione. Piangono i tifosi, che abbracciano i giocatori, tutti intorno alla panchina biancorossa ad applaudire ed incoraggiare i loro eroi. In tribuna il sedicenne Vittorio Volpato, figlio del coach Fabio piange a dirotto. Ragazzo speciale, Volpato junior, che ha seguito tutti gli incontri del Mestre a Trivignano a bordo parquet per incitare meglio la sua squadra. Musi lunghi, occhi rossi, Dario Maran, che in questo campionato ha tagliato il traguardo delle 100 presenze è distrutto.

«Brucia perdere così. La B ce la stavamo meritando tutta soffrendo le pene dell’inferno nella prima parte della stagione. Non abbiamo mai mollato di un centimetro, avrei preferito perdere di 50 punti, avrebbe fatto meno male». Il capitano Marco Prete vorrebbe non parlare, lo hanno già fatto le sue lacrime copiose nel fine partita mentre salutava i tifosi. «Sarà molto dura metabolizzare il colpo», dice Prete, «Tra noi e il traguardo mancava solo un minuto di gioco». Luca Cucchi ha avuto anche il pallone del supplementare, ma è stato sfortunato come tutto il suo Mestre. «Cosa sia successo in quelle due azioni che abbiamo perso la palla non lo abbiamo ancora capito. Ne abbiamo parlato in spogliatoio senza aver trovato una spiegazione. Buttarla via così fa tanto male è davvero un peccato».

Fuori dalla palestra ci pensano i tifosi e gli ex compagni di squadra a tirare su un po’ il morale alla squadra. La tifosa Chiara, futura signora Cucchi, è rimasta senza voce per aver incitato il Mestre a squarciagola per tutta la partita. Il gruppo è grande e contagioso, ci sono tutte le fidanzate dei giocatori e gli ex Andrea Gomirato e Sebastiano Szalaiszter.

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