Mestre, il Tc Davis riaperto dopo un anno

Tennis. La chiusura era stata imposta da Comune e Nas per problemi legati al vincolo cimiteriale
Inaugurazione del tennis club Davies di via Bixio a Mestre dopo la ristrutturazione nella foto il pres. Mario Rallo
Inaugurazione del tennis club Davies di via Bixio a Mestre dopo la ristrutturazione nella foto il pres. Mario Rallo

MESTRE. Dopo oltre un anno torna a vivere il tennis club Davis, storico circolo fondato da Mario Rallo nel lontano 1963. Realizzato nel bel mezzo di Mestre, in via Nino Bixio a Carpenedo, il Davis è sempre stato un punto di riferimento per i mestrini amanti della racchetta, e fino allo scorso anno ha avuto oltre 500 soci. Poi la chiusura, imposta dal Comune e dai Nas dei carabinieri. Problemi legati al vincolo cimiteriale, dal momento che espandendosi, il camposanto è arrivato a ridosso dei campi sportivi, ma anche problemi legati a un condono edilizio che per 26 anni i titolari del Davis hanno tentato di sanare, non riuscendoci proprio a causa del vincolo cimiteriale. Una situazione per certi versi assurda, figlia anche della burocrazia e di qualche errore del passato, e che alla fine ha provocato la chiusura del centro sportivo. Poi, per fortuna è arrivato un accordo tra Comune, Asl 12 e proprietà, sono iniziati i lavori e ieri mattina il Tc Davis è stato inaugurato nuovamente, a cinquant’anni dalla prima volta, con il taglio del nastro da parte del presidente Mario Rallo e dell’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi. La club house è nuova di zecca, rifatta sin dalle fondamenta, con spogliatoi e infermeria, servizi per disabili e area dedicata ai soci. Impianti fotovoltaici per l’elettricità e impianti di riscaldamento che si attivano con il telecomando solo quando serve. All’esterno, quattro campi pronti alla copertura, un quinto che rimarrà scoperto, mentre il campo 5 è stato dimezzato. In parte servirà gli allenamenti con il muro, in parte diventerà giardino e area giochi per i bambini. «Ora posso solo sperare che tornino tutti i nostri vecchi soci» dice Mario Rallo, «il tutto è costato 200 mila euro, ci abbiamo impiegato un po’ più di quel che si pensava, ma il Davis può ora tornare ad essere un riferimento per i tennisti mestrini. Non è però colpa nostra se il cimitero si è avvicinato a noi ed è saltato il vincolo. Tuttavia, ora il problema è superato, e siamo contenti del risultato raggiunto». Da parte sua, l’assessore Ferrazzi osserva che «i lavori hanno permesso di mettere tutto a norma e restituire alla città un luogo prezioso. Con la convenzione firmata assieme al Comune ci saranno molte giornate aperte ai mestrini, gratuitamente, per praticare e far conoscere questo sport».

Simone Bianchi

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