Mestre, giornata storta Fano vince di cuore e testa
FANO. Era stata una sbornia la trasferta di metà settimana al Mapei Stadium. Quattro reti alla vice-capolista ed un sogno playoff sempre più concreto. Non cambia tantissimo neppure oggi, dopo una sconfitta cocente contro l’ultima della classe (penultima dopo il successo di ieri). E però il Mestre ha perso la gara che non doveva perdere delle due, complice una condotta incredibile. quasi assurda, nel primo tempo. La prestazione nei primi 45’da parte del Mestre non può essere accettabile per una squadra che veniva da una vittoria da urlo in casa della Reggiana. Nel secondo tempo, invece, ha fatto meglio la squadra di Zironelli, avrebbe sicuramente meritato il pareggio però le motivazioni del Fano sono state maggiori.
In classifica gli arancioneri restano nelle parti nobilissime, nel gruppone alle spalle di Padova, Samb e Reggiana, ma insieme ad un folto gruppo di pretendenti che si daranno battaglia fino alla fine.
L’approccio del Mestre, come detto, è decisamente negativo. Il Fano ha un avvio invece veemente e nel primo quarto d’ora costruisce ben tre occasioni pericolose, contro una difesa mestrina irriconoscibile.
Schiavini calcia dal limite e trova la deviazione di un difensore in angolo; sul corner seguente, Gagno con un miracolo nega a Sosa la gioia del gol, con Boscolo e Boffelli che poi sbrogliano la matassa sempre in angolo. L’ultima, in ordine di tempo, ma quando il cronometro non ha ancora compiuto il quindicesimo giro di lancette, capita a Germinale che sfrutta la sponda di Rolfini ed impegna Gagno, non impeccabile nella circostanza.
La tracotanza del Fano non sveglia il Mestre, con i marchigiani che anche intorno alla mezz’ora hanno una serie di sussulti. Al 27’Rolfini spreca una ripartenza calciando fra le braccia di Gagno, ignorando Germinale. Si divora l’1-0, un minuto dopo, anche Pellegrini che mette sul fondo da buona posizione. Il forsennato forcing dei granata si concretizza al 39’quando arriva la rete del vantaggio siglata da Eklu. La difesa arancionera respinge corto un pallone che il centrocampista ghanese trasforma in gol con un gran destro.
Si sarà fatto sentire, eccome, negli spogliatoi il tecnico Zironelli. Il suo Mestre, che nel primo tempo non aveva fatto vedere nulla dalla trequarti in su, si riversa nella metà campo del Fano sin dall’inizio. Ma – a conti fatti – l’unico segnale di reazione da parte degli arancioneri arriva in avvio, con un sinistro di Boffelli che sfiora l’incrocio. Il Fano ci mette la grinta, Zironelli si affida a Fabbri e Casarotto per cambiare le carte in tavola ma è Pellegrini a divorarsi il raddoppio a metà frazione: quasi spreca un rigore in movimento il centrocampista di casa.
Il forcing degli arancioneri rischia di portare frutti negli ultimi cinque minuti, quando nella testa dei giocatori di Brevi subentra la paura di perdere e nelle gambe non c’è più birra.
È decisivo Thiam che si erge a saracinesca con due grandi interventi su Sottovia prima (40’) e Spagnoli poi (45’). In pieno recupero, in contropiede, Eklu va vicino alla doppietta personale con un break che però viene fermato da Gagno.
Andrea Marini
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