Mestre, c’è solo la domanda d’iscrizione ma non la certezza di partecipare al torneo
MESTRE
In questi giorni concitati, cerchiamo di fare un po’di chiarezza sulla situazione dell’AC Mestre. Partiamo da un dato di fatto: il Mestre non è iscritto (ancora almeno) alla Serie C. Ha solo presentato la domanda di iscrizione come da prassi e come fatto da tutte le altre società.
Questo perché al momento ci sono state novità che potrebbero (il condizionale è d’obbligo) portare il Mestre a produrre tutta la documentazione nei prossimi giorni e a presentare ricorso per essere ammesso tra i professionisti. Insomma è certamente una buona notizia ma da prendere con le molle perché non dà la certezza di avere i colori arancioneri tra i professionisti. Alle domande di iscrizione vanno aggiunti altri documenti (tra cui la fideiussione) che, se arrivassero entro qualche giorno, verrebbero inserite nelle pratiche, ma ci sono anche altri passaggi da fare, altrimenti la domanda sarà considerata decaduta e non ci sarà nessuna iscrizione. Chi spiega quanto accaduto è proprio il presidente Stefano Serena che ripercorre tutta la giornata di sabato.
«Ho ricevuto sabato mattina una telefonata alle 10 mentre ero in ufficio da una persona, un imprenditore, che non conoscevo. Dopo essersi presentato, mi ha chiesto, dopo aver letto sui giornali della conferenza stampa, se era troppo tardi per iscrivere il Mestre in Serie C e io gli ho risposto che alcuni adempimenti non erano stati fatti tipo l’assegno circolare, mentre la fideiussione bancaria andava solo rinnovata».
Serena continua poi il suo racconto. «Per non lasciare nulla di intentato, a quel punto ho chiamato in Lega e mi è stato detto che dovevo fare per prima cosa la domanda d’iscrizione che poi andrà controllata e valutata che è ben diverso dal dire che ho iscritto la squadra, ma così hanno fatto tutte le altre 59 squadre di categoria. La Lega, poi, nei prossimi giorni valuterà le domande e se risponderanno ai parametri richiesti dalla Lega stessa verranno accettate o meno. La domanda è un atto obbligatorio per tutti coloro che vogliono iscriversi in Lega Pro, Mestre compreso, ma non dà accesso alla partecipazione al campionato. Poi la Lega ha ulteriormente specificato che, nel caso, l’eventuale trattativa con questo imprenditore andasse a buon fine, ci sarebbero sette giorni per integrare eventualmente la domanda e poi presentare ricorso di ammissione. Non voglio creare false aspettative nei confronti dei tifosi e non voglio nemmeno che quanto dico sia frainteso o interpretato, per cui mi riservo, anche ufficialmente, di smentire qualsiasi dato, informazione o notizia che non rispetti esattamente quello che dico o il messaggio che intendo tramettere. E questo vale per tutti».
Questa situazione ha qualcosa di kafkiano e, probabilmente, la notizia è stata fatta circolare dalla Lega visto che è apparsa su un sito on line fiorentino ed era ormai quasi impossibile mantenere il riserbo che Serena si auspicava per tutelare imprenditore e tifosi. Già trovare un notaio di sabato per certificare la firma del vicepresidente Nezhaj è stata un’impresa ma pensare anche di trovare una banca disposta e aperta per emettere un assegno non ha proprio senso. Serena ha parlato chiaro e l’ha fatto tramite una comunicazione ufficiale sul sito della squadra. Adesso lo scopo primario è non creare illusioni e fare l’impossibile per l’AC Mestre. Se tutto (come si augurano sicuramente Serena e i tifosi) andrà per il verso giusto, la seconda squadra del Comune (Lega Pro permettendo) disputerà il campionato che gli compete.
La speranza è anche quella di tutti i tifosi che si sperano ancora d’incitare la propria squadra in un campionato professionistico. —
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia