Mestre, calciatore espulso per uno sputo e difeso dalla squadra avversaria

Episodio curioso durante la partita tra Altobello Aleardi Barche e Zianigo, categoria under 17 provinciale. L’arbitro però è stato inamovibile: due giornate di squalifica al giocatore

MESTRE. Un giocatore espulso e difeso dalla squadra avversaria. E’ quanto successo nell’ultimo turno di campionato provinciale allievi under 17 tra Asd Altobello Aleardi Barche e Us Zianigo. A metà del secondo tempo, mentre la squadra ospite era in vantaggio per 2 a 1, il capitano dello Zianigo ha subito un violento fallo da un giocatore della squadra avversaria.

Il giocatore dello Zianigo si è alzato e si è pulito dal fango e dalla terra. Nel farlo, ha sputato a terra. L'arbitro della partita, Giovanni Noghera della Sezione Aia di Venezia, ritenendo che il gesto fosse rivolto all'avversario che lo aveva colpito, ha espulso il capitano dello Zianigo.

A questo punto, è scattata la solidarietà da parte della stessa squadra avversaria. Prima il giocatore dell’Altobello, autore del fallo e presunto obiettivo del gesto dell'avversario, ha fatto presente all'arbitro che si stava sbagliando e che il giocatore avversario aveva sputato a terra, e che quindi non andava espulso.

Ma l'arbitro è stato inamovibile. Vista la situazione, è intervenuto anche un dirigente dell’Altobello, che è sceso dagli spalti e ha rivendicato l'innocenza del giocatore della squadra avversaria, invitando l'arbitro a ritornare sui suoi passi e a non espellere ingiustamente il giocatore. Ma l'arbitro non ha cambiato idea, confermando l'espulsione (con tanto di due giornate di squalifica).

Argomenti:calciosport

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia