Mestre, 10% delle quote ai tifosi

Calcio Serie D. Saranno regalate dal presidente Serena: «Mi aspetto una buona risposta dalla città»
Di Gian Nicola Pittalis

MESTRE. Quest’anno Babbo Natale veste i panni del presidente dell’Ac Mestre Stefano Serena e porta alla città un regalo inaspettato. Il presidente ha annunciato ieri durante una conferenza stampa all’Hybrid Tower una novità senza precedenti: «Voglio fare entrare in società i tifosi mestrini e tutti i cittadini. Cederò gratuitamente il 10% di quote a un’associazione di tifosi che io per primo ho dato mandato di creare. Io ora guido la società Mestre e voglio creare una struttura in grado di restare nel tempo. Come fare anche se non dovessi essere più io il presidente? Ecco la soluzione. È una sfida ed è nata a prescindere dai risultati sportivi; sto lavorando su una strutturazione più forte dando ai tifosi la possibilità di essere rappresentati anche con un delegato che siederà nel Cda dopo democratica votazione. Mi propongo come presidente onorario senza cariche. I tifosi dovranno impegnarsi nei ruoli con serietà e rispetto dei valori civici e sportivi».

Interviene l’avvocato Massimo Zappalá che ha seguito le pratiche e ha preparato una bozza di statuto per l’associazione e la variazione dello statuto per impedire che, in cambio di presidenza, l’eletto possa perdere i suoi diritti. «La società si chiamerà “Associazione tifosi Mestre calcio”, riceverà una quota del 10% donata da Serena alla costituenda. La modifica dello statuto con l’introduzione a favore dell’associazione del diritto di nominare un membro è la dimostrazione di condivisione in totale trasparenza. È una collaborazione anche nel management della squadra».

L’associazione si proporrà di organizzare e sviluppare il tifo secondo etica e rispetto e dovrà coinvolgere le forze sociali ed economiche locali stimolandole a una maggiore partecipazione alla vita del club. Tutto è pronto in bozza e sarà visibile sul sito e a Casa Mestre. L’associazione non si è ancora formata, ma nascerà da un tavolo di consultazione. «Assisteremo i tifosi e Casa Mestre potrebbe essere la sede. È da un anno che penso a questa idea e dire che è una provocazione rende l’idea; come presidente cerco di avere più tifosi possibili. Ho visto una crescita di pubblico, abbiamo oltre 200.000 abitanti e ci si aspetterebbe uno stadio sempre pieno. Un’operazione del genere serve a riprenderci un senso di appartenenza. Mi auguro che il tifoso dia supporto all’associazione sportiva e mi aspetto una buona risposta. Se veramente i tifosi sono fedeli alla maglia questa è l’opportunità giusta».

Una categoria superiore avrebbe ancora più importanza. «Non ci risulta che a livello serie D ci siano esempi così comuni. Si spera di partire presto dopo aver definito tutto e proposto alla federazione il progetto ma tutto può essere fatto in una settimana» ha concluso Massimo Zappalà. Non ci sono tempi definiti perché si vuole lasciare ai tifosi il tempo di organizzarsi. «Una società che rappresenta Mestre non può appartenere solo a un presidente», ha concluso Stefano Serena.

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