Martina Boscoscuro nuova stella di Wiesbaden

«Sto vivendo una esperienza bellissima, una mentalità diversa per fare sport» Dalle giovanili del San Donà al campionato tedesco, sognando un altro trionfo
Di Giovanni Monforte

Il rapporto con la lingua è ancora ostico («Ho studiato un po’ di tedesco a scuola, lo capisco, però parlarlo è complicato»), ma sul parquet Martina Boscoscuro si è già ritagliata uno spazio da protagonista. La 25enne pallavolista nata e cresciuta a San Donà, di ruolo libero, è diventata una delle punte di diamante del VC Wiesbaden, la formazione che sta dominando la Bundesliga, il massimo campionato tedesco di pallavolo femminile. Martina è arrivata in Germania la scorsa estate. «Nelle ultime due stagioni ho giocato in Campania, al Sala Consilina in serie A2» racconta «in estate, quasi per caso una ex compagna di squadra allo Charleroi, mi ha detto che al Wiesbaden mancava un libero. Così ho avuto un primo contatto con il coach Andreas Vollmer. L’impressione è stata subito molto positiva, il Wiesbaden è una società seria e ho preso la palla al balzo». Conosciuta per essere una delle più antiche stazioni termali, Wiesbaden è una città di 270 mila abitanti, non lontana da Francoforte. La società milita da molti anni in Bundesliga, ma nessuno si aspettava che potesse dominare il torneo. «È tutto molto inaspettato. Il nostro obiettivo era entrare nei playoff e invece ci siamo ritrovate campionesse d’inverno» prosegue Martina Boscoscuro, «finora questa esperienza in Germania si è rivelata bellissima. Siamo una squadra composta da parecchie giocatrici straniere. C’è la possibilità di confrontarsi con persone e culture diverse, è un’occasione molto stimolante». Differente in Germania è anche il modo di vivere la pallavolo. «Direi che è differente proprio la visione dello sportivo in sé» continua Martina, «in Italia quando facciamo la preparazione atletica ci limitiamo a sviluppare quello che ci serve per fare la pallavolista. In Germania, invece, considerano l’essere sportivo a 360 gradi. Ad esempio, prima dell’allenamento di rifinitura, giochiamo a hockey. È un modo divertente per riscaldarci. Ma se lo dicessi a un allenatore italiano, mi prenderebbe per matta». Oltre le Alpi, comunque, hanno un’ottima considerazione del volley italiano. D’altra parte, Martina Boscoscuro non è l’unica italiana nella Bundesliga tedesca. Postdam è una «little Italy», con la giocatrice Elisa Muri e i tecnici Alberto Salomoni, Flavio Rocca ed Andrea Ebana. E allo Schweriner c’è il secondo allenatore Davide Carli. «Nonostante le difficoltà degli ultimi anni, all’estero la pallavolo italiana è vista ancora come un punto di riferimento» conferma «parlando con le pallavoliste straniere, molte nutrono ancora il sogno di poter venire a giocare in Italia». Quanto a Martina, invece, è ormai una «giramondo» di professione, anche se per le festività non manca mai di ritornare a San Donà dalla famiglia e dagli amici. La sua carriera l’ha portata su e giù per l’Italia, poi in Belgio, ora in Germania. Ma per lei sembra tutt’altro che un difetto. «Ho avuto molta fortuna a poter girare l’Europa, lo auguro a tutte le pallavoliste» conclude «riuscire a vedere posti diversi oltre alla palestra e conoscere persone nuove sono tra gli aspetti più belli del nostro sport».

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