Marchiol Mogliano, un altro passo verso il sogno

MOGLIANO VENETO. Più 10 a metà del guado: coach Casellato saluta per l'ultima volta il "Quaggia" lasciando negli occhi umidi del pubblico moglianese l'immagine nitida di una gara ben giocata, dura, lucida, a tratti spietata, in ogni caso con la firma inconfondibile dell'allenatore sul suo rugby mai scontato. Match subito acceso, con le due squadre a sfidarsi sul piano fisico: Mogliano tiene bene sulle cerniere centrali e lega le sequenze in attacco, all'8' buona combinazione Swanepoel-Ceccato sui 40 metri centrali, fallo a terra Viadana e primi 3 punti firmati Fadalti. L’uscita di Ravalle per infortunio è però una tegola sugli equilibri in mischia: al 19' Fenner si mangia un piazzato comodo comodo, un minuto dopo concede il bis tra gli applausi ironici del pubblico. I primi tre uomini in giallonero tengono alta la pressione fino al 27', quando una buona gestione al largo libera Robertson sul corridoio giusto per la prima e unica marcatura pesante. Fenner spedisce fuori la trasformazione, dall'altra parte Fadalti alla mezz'ora centra i pali per l'immediato contro-sorpasso che fissa la frazione sul 6 a 5. Animi caldi al ritorno in campo: a terra sono scintille, con Van Jaarsveld che si fa beccare al 3' in una spinta illegale ed esce con il giallo, mentre Fadalti porta a 9 il bottino. Rodriguez e Nathan sono piuttosto attivi sul primo canale, ma Viadana difende aggressivo e pulito, usando molto il piede per il guadagno territoriale: al 13' decisione contestatissima di Liperini che spedisce fuori Lucchese per un anti-gioco in ruck proprio quando Viadana ritorna in 15. In superiorità numerica gli ospiti si installano dentro i 22 di casa e con il maul diventano micidiali, sfiorando la meta al 20' (annullata su decisione del TMO). Mogliano soffre e suda ma riesce ad uscire dalle corde, trovando al 28' altri 3 punti dopo il fallo sul calcio a seguire di Galon. Viadana è nervoso e forza le percussioni centrali del martello Van Jaarsveld, che al 35' innesca il fallo a terra che vale il 12 a 8. Il XV biancoblu torna a giocare vicino ai 22 in attacco fino al 40', quando Galon sfrutta al meglio la piattaforma a terra per centrare un fantastico drop da 35 metri. Non è finita: in pieno recupero Nathan decide di puntare i pali da 60 metri, la palla si alza con il vento alle spalle e plana dolce sopra la traversa, scrivendo l'incredibile 18 a 8 che chiude i primi 80' sul 4 a 0 per un Mogliano che adesso deve crederci davvero.
Gianluca Galzerano
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia