Manca la neve tante gare rinviate
MESTRE. Quest’anomalo inverno che porta tanta neve al centro-sud, lasciando le Dolomiti a secco, sta creando non pochi problemi per l’inizio della stagione agonistica dello sci. L’assenza di neve naturale infatti ha fatto infatti slittare alcuni dei primi appuntamenti. Lo scorso week end sono saltate tre gare del calendario del comitato veneziano. Il 6 gennaio è stata infatti rinviata la Gimkana del Trofeo Lattebusche, che solitamente apre la stagione del trofeo dedicato ai più piccoli delle categorie baby e cuccioli.
Tra le motivazioni soprattutto la carenza di neve sul tracciato previsto per la gara che il Centro sci agonistico veneziano doveva organizzare sulla pista Panoramica a Falcade. Anche lo Sci Club Serenissima ha dovuto inchinarsi alle previsioni di forte vento, che hanno tenuto lontano le iscrizioni alle gare master previste per sabato, mentre le gare in programma domenica non hanno avuto luogo in quanto sulla pista in precedenza assegnata si è dovuto disputare lo slalom gigante dei Trofei Giovanili Lattebusche ed Eurovita, che erano previsti in un’altra località.
Le società comunicheranno, appena sarà possibile, le date dei recuperi delle manifestazioni. Il Serenissima conferma invece il prossimo appuntamento che lo vedrà domenica, organizzatore dello slalom speciale dei trofei giovanili Eurovita e Lattebusche, previsti sulla pista Serpentina di San Vito di Cadore.
«Nonostante gli sforzi di tutte le stazioni sciistiche che hanno innevato artificialmente» spiega il presidente del comitato provinciale Venezia della Fisi, Andrea Ciriotto, «purtroppo la mancanza assoluta di neve naturale e la difficoltà di mettere in sicurezza i tracciati di gara costringono le società a rinviare gli appuntamenti agonistici».
In sostanza, nonostante i grandi sforzi, che in alcuni casi sono stati dei veri e propri miracoli, dei gestori dei comprensori sciistici, se le piste sono idonee e perfette per lo sci turistico, diverso è il discorso per quello agonistico come spiega lo stesso Ciriotto.
«Le piste pur essendo innevate artificialmente, risultano idonee per lo sci turistico, ma richiedono, per l’attività agonistica, uno sforzo importante per la messa in sicurezza dei tracciati. Certo le previsioni a breve e medio termine non danno grosse illusioni di nevicate sull’arco alpino. La speranza ricade nella competenza dei responsabili delle piste dei vari comprensori. Saranno soprattutto le capacità di queste persone a consentire lo svolgimento regolare dei prossimi appuntamenti agonistici».
Laura Bergamin
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