Malerba e il Venezia una sfida del cuore «Ora tifo Giorgione»

di Simone Bianchi
CASTELFRANCO
Ora veste la maglia biancorossa del Giorgione, ma il cuore, in fondo, dice Venezia. E quella di ieri, per Massimo Malerba, è stata la prima sfida ufficiale alla sua ex squadra. Lui che nel Venezia ci è cresciuto, percorrendo tutta la trafila nel settore giovanile arancioneroverde, prima di andarsene giovanissimo dopo il cambio al timone tra Zamparini e Dal Cin.
Tanti ricordi, sul campo tra le giovanili, qualche amichevole grazie a Novellino, e poi il tifo sugli spalti del “Penzo” per spingere i compagni della prima squadra verso la vittoria. Di mezzo anche un padre, Walter, che le giovanili del Venezia le ha invece allenate dopo aver giocato in prima squadra negli anni Ottanta.
«Quella al Venezia è stata una gran bella esperienza – racconta Massimo Malerba dopo aver tolto la maglia numero 5 del Giorgione – questa era la prima da avversario e l’emozione c’è stata. Se penso a quegli anni, ho tanti bei ricordi. Ricordo l’amichevole in cui Novellino mi schierò contro la nazionale messicana. Ora però le cose sono cambiate, ho preso una strada diversa, ma attendo con ansia la sfida di ritorno al “Penzo”. In questo momento sono un giocatore e un tifoso del Giorgione, ma se non saremo noi la squadra promossa in Seconda divisione, spero che ce la faccia il Venezia».
Con i vecchi compagni di squadra ha ormai perso i contatti, ma Massimo Malerba non mostra rimpianti ed è contento dell’avventura a Castelfranco. «Mi hanno cercato tanto, due stagioni fa. Dopo la bella promozione, possiamo fare ancora qualcosa di importante. Sono felice di questa scelta, anche se un po’ amareggiato per la sconfitta. Abbiamo preso due gol su episodi e situazioni evitabili. Però il Venezia è una buona squadra con individualità importanti».
In tribuna c’era anche papà Walter. «Non mi ha dato consigli, è sempre stato estraneo alla mia avventura calcistica, con grande rispetto. Anche la scelta di giocare a calcio è stata mia senza alcuna pressione. Ho camminato sempre con le mie gambe».
E proprio in tribuna a fine partita Walter Malerba si gode il successo del “suo” Venezia. «Del resto, siamo di Oriago, quindi è inevitabile tifare per questa squadra – ammette – Poi ci sono tanti ricordi... Massimo ha giocato bene. Buona la sua prova da centrale difensivo, è il ruolo in cui si esprime meglio, anche se nei minuti finali ha tentato qualche sortita in attacco. Al Venezia ha trascorso tredici anni della sua vita, poi è andato anche a L’Aquila, ma la lontananza pesava un po’. Ora riesce ad abbinare il lavoro allo sport. Ricordi assieme ? L’ho allenato nelle giovanili del Venezia, ma è passato tanto tempo. Sulla sfida di oggi (ieri, ndr) penso che un pari sarebbe stato forse più giusto, ma ho comunque visto meglio il Venezia, più concreto».
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