Mager, grande sorpresa approda agli ottavi

Potenza e intelligenza: l’allievo di Nargiso supera lo spagnolo Granollers Un’altra maratona per il serbo Lajovic che ha la meglio su Hernadez Fernandez
Di Simone Bianchi

MESTRE. Non doveva neppure giocare il challenger Atp di Mestre, e invece Gianluca Mager è già approdato agli ottavi di finale. Per il 21enne allievo di Diego Nargiso, la Save Cup non è più un miraggio. Dopo il successo all’esordio di martedì, ieri ha mostrato potenza e intelligenza tattica sul centrale di via Olimpia, e ha sconfitto anche lo spagnolo Gerard Granollers con un doppio 6-4, superando anche alcuni momenti difficili in cui serviva l’esperienza. Decisiva per la sua presenza al Venice Challenge è stata la wild card concessagli dal Tc Mestre in accordo con il settore tecnico federale e lo stesso Nargiso. Scelta vincente, fino a questo punto, visto che tra i giovani italiani emergenti è il solo ad essere approdato agli ottavi del tabellone principale di singolare. Ad aprire il programma di ieri è stata la seconda testa di serie, il serbo Dusan Lajovic, e per lui è arrivata un’altra maratona dopo quella di ieri nel primo turno. Contro il dominicano Jose Hernandez Fernandez, idolo delle teenagers mestrine da due anni a questa parte, è rimasto in campo due ore e 40 minuti prima di imporsi 6-4 6-7 7-5, e rischiando non poco. Forse un po’ troppa sufficienza in alcuni frangenti lo hanno messo in difficoltà, ma la classe non è acqua e lo ha dimostrato, visto che in Coppa Davis con la Serbia ha la possibilità di essere al fianco del numero uno mondiale, Novak Djokovic. Il derby belga andato in scena sul campo 2, tra Yannik Reuter e Joris De Loore, e stato vinto da quest’ultimo per 6-3 6-4.

Sfida tra amici, ma non per questo priva di sano agonismo. A chiudere il turno dei sedicesimi di singolare è stato l’argentino Horacio Zeballos, terza testa di serie del tabellone, che ha messo in mostra potenza ed esperienza, con un rovescio mancino che nel primo set ha spazzato via il ceco Robin Stanek (6-1). Poi ha iniziato a soffrire il ritorno del tennista dell’Est, che ha macinato gioco tenendo l’avversario sempre sulla corda e costringendolo a fondo campo fino al tie-break del secondo set, concluso 13-11 in suo favore tra errori incredibili per il livello dei due tennisti, ma a testimonianza della grande tensione vissuta in quei momenti sulla terra rossa di via Olimpia.

Nel terzo set Zeballos ha fatto quasi subito il break, sul 5-3 non è riuscito a chiudere set e match, mentre Stanek si è aggrappato ai colpi della disperazione per rimanere in partita. Il 6-4 conclusivo rende giustizia a Zeballos dopo due ore e 23 di gioco, ma la fatica rischia di essere un problema nel prosieguo del torneo. E guarda caso le prime tre teste di serie finora non sono ancora riuscite una sola volta a chiudere un match in due soli set.

Ieri si è completato anche il secondo turno del tabellone di doppio, ora giunto ai quarti di finale. Gli unici italiani superstiti in questa specialità nel torneo di Mestre sono il beniamino di casa Matteo Viola e Walter Trusendi. Ieri hanno superato anche lo scoglio rappresentato dall’altro azzurro Alessandro Motti e dall’argentino Tomas Liposvek Puches. In appena 68 minuti si è concretizzato il 64 6-2 in loro favore. E ora possono puntare alla Save Cup di doppio.

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