Madonna: «Un disastro Mi assumo tutte le colpe»
PORTOGRUARO. Aria ferale negli spogliatoi del Mecchia. La sconfitta nello scontro diretto getta il clan granata nello sconforto. Armando Madonna riconosce la pochezza della prestazione. «Troppo poco, niente spazio per recriminazioni. Nel primo tempo non siamo riusciti a fare il nostro gioco, non abbiamo attaccato la profondità. Nel secondo tempo qualcosa in più, ma serviva altro. Mi assumo le responsabilità della sconfitta». Quanto ha inciso la condizione fisica precaria di tanti giocatori? «Molto. Ho rischiato tre difensori su quattro e negli ultimi 20’ si è visto che la tenuta veniva meno. Sono molto deluso per noi stessi e per la gente che collabora con noi, e che si adopera per fare il bene della società». Sampietro a sinistra non ha funzionato: «L'assenza di Martinelli lascia un vuoto su quel lato. Ho messo lì Sampietro per aprire nuove soluzioni su Coppola e Cunico, ma non abbiamo giocato». Adesso i playout sembrano inevitabili, con che spirito giocare le ultime tre partite? «Giocheremo per recuperare gli uomini che ora non stanno bene o sono proprio assenti».
Delusione condivisa da Marco Cunico, anche se il capitano sostiene: «Vista da fuori è un conto, vista dal campo è un altro. Ho la sensazione che tutti noi abbiamo dato il massimo. Se poi questo massimo ha prodotto così poco, allora dovremo rivedere qualcosa». Morale distrutto? «Morale molto basso. Vedremo di riprenderci negli allenamenti della settimana». Perchè il Porto ha cannato di brutto oggi? «Avevamo programmato una partita fisica, tralasciando il gioco, il fraseggio. Non ci siamo riusciti, la Reggiana era anche più libera mentalmente di noi» chiude il capitano «forse perchè già sapeva di dover fare i playout».
Lamberto Zauli, richiamato dalla Reggiana dopo il fallimento della gestione Apolloni, si gode la rivincita personale. «Da quando sono tornato abbiamo vinto due partite importanti, mettendo in campo tanta voglia di vincere. Oggi ho visto un'ottima Reggiana, che crede nella salvezza. Sarà difficile evitare i playout, ma viviamo alla giornata».(g.ross.)
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