L’Umana Under 19 è campione d’Italia

Basket femminile. Per le ragazze di coach Liberalotto grande rivincita sulla Geas. Festa a Spoleto

MESTRE. La rivincita dell’Umana. Battuta un anno fa dal Geas Sesto San Giovanni, ha atteso un anno, ma da ieri ha lo scudetto Under 19 femminile cucito sul petto. Al PalaRota di Spoleto le ragazze di Liberalotto hanno tenuto quasi sempre sotto scacco le avversarie (34-30 all'intervallo) chiudendo con il trionfo finale (64-55) una stagione senza macchia. Per l’Umana femminile è il secondo scudetto in bacheca, dopo quello vinto nel 2005 dall’Under 17, quando si chiamava campionato Cadette, ma l’ossatura granata era anche nella Serenissima che ha vinto sempre il campionato under 17 nel 2009. Più forti degli infortuni, che hanno privato Liberalotto di due pedine importanti come Giuditta Nicolodi e Giulia Vanin sotto canestro, più forti di una stagione estenuante e lunghissima per la maggior parte della squadra. Più forti del timore di arrendersi nuovamente al cospetto del Geas. È il successo-bis di Elisa Penna (11 punti, 11 rimbalzi in finale), un anno fa con la maglia di Sesto San Giovanni e ieri a Spoleto con la casacca granata, ma anche di Giulia Scaramuzza, la capitana ha infilato 21 punti, confermandosi glaciale dalla lunetta (14/14), come aveva fatto nell’overtime contro la Fortitudo Rosa Bologna, messa sotto dall’Umana come in precedenza con Athena Roma, Battipaglia e Assi Cremona. Un gruppo che ha lavorato sodo anche dopo la conquista della promozione in A/1 da parte di Allegra Botteghi, Antonia Peresson (8 punti, 8 rimbalzi contro il Geas) e Sofia Marangoni, poi Francesca Tagliapietra, Giulia Gombac, Eleonora Zizola, Elisa Zambon, Elisa Pilli e Claudia Cattapan. Una finale controllata dall’inizio alla fine, anche con ampi vantaggi, un unico sbandamento in avvio di terzo quarto (34-35), poi l’ennesimo scatto (48-40), aperto dalla tripla di Marangoni. Ultimo parziale dominato dalla paura, difesa granata a limitare la temuta Zandalasini, poi è iniziato il valzer dei tiri liberi con Scaramuzza e Penna glaciali (60-49). Ultimo minuto prima dell’apoteosi, un vantaggio rassicurante con Botteghi a chiudere il match dalla lunetta. (m.c.)

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia