L’orgoglio del Riviera fa sprofondare il Mirano

Rugby Serie B. Il fanalino della classifica impone il suo gioco ai “cugini” bianconeri e li rimonta 
MIRA. Un derby vero, con un risultato sempre in bilico e due squadre a fronteggiarsi a viso aperto spostando continuamente gli equilibri fino all’epilogo meno pronosticabile, quello che ha visto trionfare di misura il Riviera del Brenta contro la favorita Mirano. Un successo maturato prima di tutto grazie ad una lucidità superiore nei momenti-chiave dell’incontro.


Dopo un primo periodo di studio reciproco è il Riviera a rompere il ghiaccio, grazie ad un pack molto performante che in una rolling-maul inarrestabile spedisce Giammanco in meta. La frazione è fino alla mezz’ora una rude partita a scacchi, poi con l’uomo in più a causa del giallo a Taffarello Mirano trova lo spunto decisivo e va a pareggiare il conto delle mete al 35’con la firma di Bonfio.


Si va infine al riposo con i padroni di casa in vantaggio per 13 a 10 grazie al piede ispirato di Pavin.


Il tè dell’intervallo dev’essere stato tonico perché nel secondo tempo accade di tutto: i ragazzi di Mira sentono la gara e si vedono sventolare due cartellini gialli consecutivi (Menelle e Costantini), gli ospiti annusano l’aria e tentano l’allungo realizzando le marcature di Nigro e di Masala che staccano gli avversari con parziale di 13 a 22.


Sembra finita, invece il Riviera, ultimo in classifica con una differenza punti che segna -236, riprende in mano la trama dell’incontro.


I rivieraschi infatti non perdono la testa e nell’ultimo quarto cambiano ritmo imponendosi sul possesso e sul guadagno territoriale, con un tasso di aggressività nel gioco a terra cui Mirano semplicemente non riesce ad adattarsi: al 64’Pavin accorcia dalla piazzola, poi gli avanti lavorano ai fianchi la difesa fino a trovare la meta che al 70’ vale il –1.


Gli ultimi minuti sono da cardiopalmo: Mirano è alle corde ma non cede, il Riviera continua a giocare in attacco e a 5’ dalla fine trova il fallo a favore che il solito Pavin non spreca centrando i pali in un silenzio irreale poi esploso nell’urlo liberatorio che sottolinea il 24 a 22 andato poi a referto regalando un Natale sereno da una parte ed uno molto amaro dall’altra.


Gianluca Galzerano


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