Litteri gol dell’ex, poi Geijo castiga il Citta

Ottima prova del Venezia, una vittoria (2-1) costruita sulla fascia destra. Arrighini pareggio-illusione, espulso Inzaghi
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 25.03.2018.- Calcio Venezia-Cittadella. 2° Gol Venezia, Geijo.
Interpress\M.Tagliapietra Venezia 25.03.2018.- Calcio Venezia-Cittadella. 2° Gol Venezia, Geijo.

VENEZIA. Primavera colorata di arancioneroverde, una domenica di buon calcio, la gente se ne va senza rimpianti per la spesa del biglietto. Venezia e Cittadella offrono un dolce al sapore di playoff e solo un po’ di nervosismo finale stravolge il clima ideale della partita di calcio. Vince il Venezia e non ruba nulla, decide di farlo soffrendo e ci riesce, prima sbagliando il rigore che avrebbe cambiato marcia alla sfida, poi andando a subire una mezzora impetuosa del Cittadella.

Finisce 2-1 per il Venezia ma ci sono applausi per tutti. La chiave della partita, la soluzione tattica che fa la differenza, sta nel potere esercitato dalla squadra di Inzaghi sulla fascia destra. Frey e Falzerano devastanti, Salvi ha palesato qualche difficoltà nella fase difensiva, senza ricevere granchè d’aiuto da Settembrini, i due gol sono arrivati allo stesso modo, fuga, sovrapposizione e palla in mezzo per il tocco facile di Litteri prima, ben piazzato quello di Geijo dopo.

In mezzo, molto equilibrio, scelte tattiche misurate, ma un Cittadella meno portato ad aggredire il portatore di palla avversario di turno, un Cittadella meno sbarazzino del solito, che solo a metà ripresa ha mostrato il suo vero volto. E anche episodi importanti: si è detto del rigore, destro di Bentivoglio deviato da Alfonso sulla traversa, il gol annullato a Scaglia, presunto fallo su Cernuto, con l’arbitro che comunque aveva interrotto il gioco un paio di secondi prima, un pallone clamorosamente mancato da Litteri su assist di Pinato, ma anche qui, alla radice, un pallone perso dal Cittadella in uscita dall’area. E i legni, Garofalo e Strizzolo.

Sui gol, scontata la sceneggiatura: Litteri che segna sotto la curva, regala la gioia ai tifosi e rinuncia all’abbraccio. De gustibus. Per restare sul latino, almeno par condicio: all’andata, con la maglia del Cittadella il gol al Venezia, al ritorno con la maglia del Venezia, gol al Cittadella. 2-1 tutte e due le volte, ma solo lui, Gianluca Litteri, è l’uomo che ha vinto entrambi i derby.

A proposito di gol, 1-0 al 29’ sotto la curva sud, Frey libera Geijo, cross basso e per Litteri il tocco da due metri è facile facile. Partita già nel secondo tempo quando Arrighini pareggia, è il 18’, assist griffato Schenetti, mezza girata al volo e pallone imprendibile per Vicario. Un pareggio che dura nove minuti, nei quali il Cittadella mette paura al Venezia e non solo per il gol annullato. Poi arriva il 27’ , Falzerano brucia un’altra volta l’erba sulla sua destra, pallone in mezzo per Geijo e lo spagnolo questi gol non li sbaglia mai. 2-1 e Sant’elena che esplode.

Venturato prova le altre carte a disposizione, avendo solo un minuto prima del 2-1 messo Pasa per Chiaretti. Iori avanza il raggio d’azione, ma si concretizza il rischio di lasciare spazi al Venezia, che non si tira indietro e punge ancora.

Scorrono i titoli di coda con qualche scaramuccia, Inzaghi espulso, qualche perdita di tempo, ingredienti del minestrone. Venezia senza Audero (bene Vicario) e Stulac, Citta senza Varnier, Kouamè e Vido, in cinque in nazionale con solo Vido a giocare un quarto d’ora... Ma questo è un altro discorso.

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