L’emozione di sport e musica
MESTRE. «Un evento diverso, all’insegna della musica e dello sport e delle emozioni che questi possono suscitare nell’animo delle persone». Con queste parole Giorgio Chienellato, presidente del Panathlon Mestre, ha presentato l’appuntamento mensile organizzato dal club su vari temi dello sport. Stavolta si è voluto proporre un tema completamente diverso. «Quest’anno abbiamo improntato gli incontri sul tema della scienza e le sue applicazioni a 360° e abbiamo trovato giusto concludere con il cinema e le scelte artistiche, in questo caso musicali, che lo accompagnano» ha aggiunto Chinellato, «ci sembrava opportuno allargare il dibattito e le riflessioni ad altri campi anche per arricchire il nostro bagaglio culturale anche in vista del prossimo appuntamento del 21 novembre al Teatro Corso con i due complessi “Queri cantores” e “Skyline” che si esibiranno per festeggiare i nostri primi 30 anni e per consegnare il Premio Città di Mestre per lo sport».
La combinazione tra sport e musica ha trovato una forte risposta da parte degli associati che hanno riempito la sala dell’hotel Bologna e sono stati accolti dalle immagini e dalla musica di uno storico film come “Momenti di gloria”. In sequenza anche filmati d’epoca dell'istituto Luce che ricordavano le grandi sfide dell’automobilismo tra Nuvolari e Clemente Biondetti. Le emozioni suscitate dall’inno del Liverpool “You’ll never walk alone”, affiancate alla carica data dalla marcia di “Rocky”. Nessuno sport è stato trascurato. La serata si è sviluppata tra gli esempi di sportività e attaccamento alla maglia del pubblico che cantava a squarciagola l’Inno di Mameli prima di Italia – Scozia del 6 Nazioni fino alla vittoria del Mondiale del 1982.
«Abbiamo cercato di dare alla gente la vera immagine dello sport» continua Chinellato, «quando ancora non esistevano gli eccessi violenti degli ultimi anni». Un esempio per tutti: Alex Zanardi. Le immagini del campione scorrono sulla musica di “Si può dare di più”, a dimostrazione di come nello sport anche gli handicap fisici possono essere superati. Zanardi nuota, partecipa alla Venice Marathon, corre in auto e scia. «Una caduta nella vita» ha chiuso Chinellato «non equivale ad una sconfitta per tutta la vita. Zanardi lo dimostra. Alla fine la vita non si giudica «da un calcio di rigore sbagliato» come cantava De Gregori».
Gian Nicola Pittalis
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