L’Aquila scuce lo scudetto alla Reyer

INVIATO A TRENTO. Trento toglie il tricolore alla Reyer e, allo stesso tempo, si vendica della sconfitta maturata nella finale scudetto dell’anno scorso. Venezia esce di scena dai playoff scudetto dopo aver vinto la stagione regolare, eliminata da una squadra rognosa e più atletica. Con un Bramos in forma sul parquet, forse sarebbe andata diversamente, ma, alla fine, a sfidare Milano per il titolo ci va la squadra che più ha meritato. Finisce 84-76 e con la provocazione finale di Hogue sotto lo spicchio dei tifosi granata. Non sono bastati i 17 punti di Johnson, rilanciato da De Raffaele al posto di Jenkins, i 16 di Daye e i 12 di Watt. Dall’altra parte letali sono stati i 17 punti a testa di Hogue e Shields e i 16 di Forray.
Il ritmo è subito altissimo e la Reyer stavolta ha un ottimo approccio sul match. Daye e Haynes la mettono dall’arco, ma Trento, senza Flaccadori, risponde, sempre dalla linea degli oltre 6,75 con Forray (due volte) e Silins. Venezia fa fatica con i pick and roll difensivi, permettendo facili conclusioni da sotto a Shields e Hogue (7 punti a testa al 10’), senza contare gli 8 di capitan Forray.
Ma la musica cambia nel secondo periodo. Venezia riparte alla grande perforando la difesa bianconera con i siluri di Johnson e Sosa, il canestro da sotto e due liberi di Peric con il sigillo di Daye: è uno 0-11 esterno che permette ai granata di mettere la testa avanti (25-31). Attaccare il ferro trentino è, però, arduo: l’unico che ci prova, con alterne fortune, è Peric.e L’aspetto positivo è che la match up granata riesce a bloccare le bocche di fuoco bianconere. La Dolomiti Energie resta all’asciutto per oltre 5’. È Gutierrez a rompere il digiuno. Dall’altra parte, però, Venezia dimostra di volere ritornare a tutti costi al Taliercio. Johnson, Daye e soprattutto Watt (12 punti all’intervallo) fanno al voce grossa e al 20’ i granata sono sul +6 (36-41). Un quarto vinto alla grande dai campioni (21-11). E finalmente gli arbitri , rispetto a gara-2 e gara-3, fischiano i falli commessi da quegli assatanati di Sutton e Hogue (tre penalità a testa al 20’). Una gomitata del primo su Cerella (grande il suo lavoro difensivo nella zona) avrebbe meritato quanto meno l’antisportivo.
Si riparte e Daye colpisce dal perimetro, gli risponde due volte Silins per il 42-44. E subito dopo Shields schiaccia il punto del 44-44. Il lettone entra in tranche agonistica mettendo la terza bomba di fila, replicando ad Haynes. Forray, al 25’, fa volare l’Aquila sul 49-47. Alla Reyer non entra praticamente più nulla, ci pensa Johnson a far tornare l’ottimismo (51-50). Ma l’inerzia del match è cambiata e il nervosismo la fa da padrone. La fisicità dei bianconeri è impressionante, i granata si affidano solo ai tiri da tre perchè non riescono ad entrare in area. Sosa piazza il 57-53. Biligha finalmente la mette due volte da sotto, ma il -5 (62-57) al 30’ preoccupa. Solo 16 punti in 10’ contro i 26 della Dolomiti Energie non promettono nulla di buono.
La Reyer patisce la maggiore prestanza atletica dell’Aquila. Al 32’, dopo una penetrazione di Sutton, è +10 (67-57). Johnson dà un filo di speranza con la tripla del 67-60. Daye, da sotto, e la bomba di Haynes ridanno fiato ai granata (69-65). Peric, con Watt in panchina con 4 falli, gioca da pivot, Johnson riporta Venezia sul -3, ma da sotto, proprio non ci siamo. Sul -5 si mette anche Daye, che perde una palla sanguinosa commettendo anche fallo su Gutierrez, a complicare la situazione a 3’46” dalla sirena. Sutton entra in tranche agonistica e piazza la schiacciata del +7. È sempre Johnson a dare un briciolo di speranza con la tripla del -4, ma ormai la partita ha preso una brutta piega. Sul -3 Daye fallisce un”rigore” e Sosa la tripla del possibile 77-77. Gutierrez, a 29” dalla fine, però, non sbaglia la penetrazione del +5. Haynes è ancora impreciso dai 6,75 e, a questo punto, è davvero finita.
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