La vendetta di Trento Reyer ko e spalle al muro

Punteggio in altalena, poi l’allungo della squadra di Buscaglia fino all’81-63  Situazione delicatissima (2-1), Domani Gutierrez e soci possono chiudere i conti

INVIATO A TRENTO. E ora si fa davvero dura. La Reyer cede di schianto a Trento (81-63) ed è a un passo dal precipizio. La squadra di Buscaglia si porta sul 2-1 nella serie della semifinale scudetto e ora bisognerà vincere domani sera nella caldissima BLM Group Arena per non abbandonare in anticipo la difesa dello scudetto. Venezia è crollata nell’ultimo periodo dov’è riuscita nell’impresa (si fa per dire) di realizzare appena 7 punti. I campioni d’Italia, penalizzati dall’assenza di Bramos, infortunatosi in gara-2, hanno dovuto rinunciare, a partire dal 14’, anche a Daye, caduto nelle provocazioni di Sutton ed espulso dopo un fallo tecnico fischiato ad entrambi. Purtroppo, per la squadra di De Raffaele, il figlio d’arte, era stato sanzionato nel primo quarto anche da un antisportivo e così è scattata la cacciata dal parquet. Con le rotazioni ridotte e con numerosi giocatori ben al di sotto delle loro possibilità (fra tutti Haynes e Watt) sarebbe stato un’impresa imporsi a Trento. Ha deciso molto anche il confronto a rimbalzo (45-34 a favore dei bianconeri, sospinti da Sutton e Shields (34 punti in due). Con due periodi da cancellare (il primo e l’ultimo) era impossibile farla franca. Nella seconda frazione, dopo un primo quarto orribile, De Raffaele prova il quintetto basso con Sosa, Haynes e Jenkins contemporaneamente sul parquet. La zona 3-2 mette in difficoltà l’attacco bianconero: al 13’25” la Reyer arriva al -2 dopo una bomba di Jenkins e un parziale di 10-4.

La situazione, però, si complica un minuto dopo quando Daye cade nell’ultima provocazione di Sutton. I due si dicono qualcosa di troppo a metacampo e gli arbitri fischiano un fallo tecnico a ciascuno che, comunque, è parso eccessivo. Daye fuori dalla contesa, come dicevamo. De Raffaele si ritrova con le rotazioni ulteriormente ridotte ed è costretto a chiedere gli straordinari a Peric, l’unico all’intervallo in doppia cifra (10 punti). Quello che preoccupa è la scarsa percentuale dall’arco (15%). Nonostante tutto, nonostante Sutton e Shields (18 punti in due al 20’), i granata sono sotto solo di 5 punti al riposo (38-33).

Si riparte e Peric infila il canestro del 40-36 e subito dopo Sosa indovina la penetrazione del -2. Subito l’Aquila risponde con un parziale di 6-0 che riporta il divario sul -8. Quello che balza all’occhio è il maggiore atletismo dei ragazzi di Buscaglia sotto canestro che conquistano una valanga di rimbalzi specie in attacco. Biligha (due volte) e Jenkins riducono il gap al -2 al 25’ (47-45). Ed è è proprio l’ex cremonese a conquistare la parità dopo 30” (47-47), sarà l’unica del match. Peric fallisce la tripla del possibile 49-50 e subito dopo è Silins a punire Venezia dall’arco per il 52-47. È una partita che va avanti a strappi, ma Trento sembra avere più frecce nel suo arco. Dopo una tripla di Shields riecco il -8. De Nicolao e Tonut ridestano la Reyer con le due bombe del -2 (58-56 al 30’).

Inizia l’ultimo “tempino” e Ress sbaglia la tripla del sorpasso. I giocatori trentini arrivano sempre per prima sulle seconde palle, Sutton e Silins sono implacabili e confezionano il +8 (64-56). I granata, nei primi 4’, non ne azzeccano una, s’intestardiscono con i tiri dalla lunga distanza e non cavano un ragno dal buco anche perchè la difesa bianconera è un fortino inespugnabile. Il portoghese Gomes realizza due triple di seguito che finalizzano il parzialone di 12-0 che condanna la Reyer (70-56 a 4’41” dalla sirena).Il primo canestro del periodo arriva dopo 6’ con Jenkins, ma ormai è andata. Venezia non si arrende fino a quando Gutierrez mette la bomba del +12.



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