«La storia del ciclismo passa di qui»
Il coraggio e l’impegno alla festa regionale Fci. Michieletto: «Al primo posto le società che organizzano manifestazioni»
MESTRE. «Uno sport che ha una storia gloriosa costruita da dirigenti, organizzatori, direttori sportivi, giudici di gara e fatta di passione, sacrifici e tanta generosità». Igino Michieletto, presidente comitato regionale Federciclismo del Veneto, ha descritto così il “mondo” delle due ruote regionali in occasione della Festa del Ciclismo Veneto che si è svolta sabato all’auditorium della Città Metropolitana a Mestre.
Sono stati premiati atleti che hanno conquistato titoli nazionali e internazionali in questa stagione ma anche direttori sportivi, dirigenti, giudici di gara e società organizzatrici. Prima il ricordo di tutti gli “amici” del ciclismo che in questa stagione sono scomparsi. Grande emozione c’è stata durante la consegna di un riconoscimento alla moglie di Cipriano Chemello, campione degli anni Sessanta e poi valido preparatore e tecnico, e responsabile del settore Pista del Veneto, morto quest’anno.
Sono stati poi presentati i numeri del mondo del pedale regionale che pongono il Veneto ai vertici nazionali. Nel 2017 ci sono 17085 tesserati di cui 11501 atleti di cui 3653 agonisti e 4849 amatori. In totale le società affiliate sono 446. In questa stagione sono state organizzate 680 gare di cui 626 regionali, 33 nazionali e 21 internazionali.
«Numeri importanti», ha detto Michieletto, «testimoni di una grande attività sia per quantità che qualità. Tutto per merito delle società grandi e piccole. Per questo voglio prima di tutto ringraziare le società che organizzano gare e alle componenti che operano affinché le gare si realizzino».
Michieletto ha ricordato poi le qualità e i grandi “insegnamenti” che arrivano dal ciclismo. «Siamo una grande forza dove si uniscono passione, dedizione, competenza e professionalità. Bisogna valorizzare con decisione il nostro patrimonio umano. Dobbiamo avere il coraggio, l’orgoglio, la determinazione di dire che ciò che diamo prima di tutto ai ragazzi è il nostro valore umano. L’impegno, la lealtà, il rispetto degli avversari e delle regole e la collaborazione sono valori che stanno tutti dentro l’attività che svolgiamo, ma devono essere non solo proclamati, ma messi in pratica da tutte le persone che frequentano l’ambiente.
Si sono poi svolte le premiazioni degli atleti campioni italiani presenti, delle società e di tutti gli altri attori del “pedale” veneto. Alla cerimonia ha partecipato anche Daniela Isetti, vicepresidente nazionale Federciclismo, che ha ringraziato i comitati regionali e provinciali Fci, le commissioni, le società per il lavoro svolto e gli atleti per i risultati ottenuti, ricordando l’importanza dei legami umani citata da Michieletto.
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