La Reyer non si ferma (94-84) e anche Bonn deve inchinarsi

Vidmar perde un dente ma vince tutti duelli, Tonut ancora ispiratissimo Una partita sempre in pugno degli orogranata nonostante le fasi in equilibrio

BONN. La Reyer espugna la Telekom Bonn (94-84) e rimane nella scia dell’Iberostar Tenerife nel girone B della Champions League. Seconda vittoria in trasferta in Europa, primo successo in Germania dopo le sconfitte con Ulm e Ludwisburg in Eurocup, Bayreuth in Champions Leagur. Reyer che ha viaggiato a strappi con un sensazionale primo quarto (34-20) e un rush finale che ha permesso al quintetto di De Raffaele di domare il Telekom Baskets Bonn. Miglior prestazione stagionale per Gasper Vidmar (18 punti, 6 rimbalzi), nonostante un dente saltato all’inizio del terzo periodo, con Austin Daye a santificare le sue qualità tecniche nell’allungo decisivo, caratterizzato da una ritrovata solidità difensiva della Reyer, guidata da un encomiabile De Nicolao.

Bonn è sembrata precipitare, poi ha trovato l’estro di Josh Mayo (26 punti, ma 17 a metà gara) e un rilassamento della Reyer che hanno consentito ai tedeschi di risalire l’erta china iniziale, mettere in difficoltà Venezia a rimbalzo e capitalizzando in oro le palle gettate al vento dai giocatori di De Raffaele. Ancora un impatto eccezionale di Tonut (10 punti in 3’) sul finire del primo quarto quando la Reyer sembrava padrona del match (34-20). I biancoviola tedeschi non si sono disuniti, Vidmar è andato a riposare, dopo aver ingaggiato un duello muscolare con Jackson, ma Breunig non ha fatto rimpiangere il trecciolone di Krunic. Mayo ha iniziato lo show e Bonn ha messo la museruola all’attacco della Reyer riportandosi a contatto (44-45) sul finire del quarto, chiuso avanti di 2 punti (49-47) da Bramos, serata di grazia dall’arco, e compagni. Stone e Haynes non sono riusciti a decollare in cabina di regia, Watt ha accusato la stanchezza, Bonn è rimasta agganciata al match (60-60) anche nel terzo periodo, quando Vidmar ha dovuto andare in panchina a farsi sistemare il dente. Lo sprazzo offensivo di Watt ha scavato un minibreak (70-65) con un 7-0 costruito in condominio con Daye.

L’ultimo quarto si è aperto nel segno di Biligha (74-69), Breunig ha continuato a far male nell’area colorata della Reyer (74-74). Tutto da rifare con 7’22” da giocare. Venezia ha costruito la vittoria ritornando a difendere da Reyer, trovando le contromisure per neutralizzare Mayo sul perimetro e Jackson sotto canestro. Il rientro di Vidmar e lo scossone di Austin Daye hanno incanalato il match come voleva De Raffaele (81-77). La Reyer ha perso Bramos per falli, la in difesa è stato De Nicolao a dettare i ritmi, sporcando le linee offensive di Bonn. Vidmar e Daye non hanno fallito dalla lunetta (87-80), DiLeo ha dato l’ultima illusione ai tifosi tedeschi (87-83) con 3’28” da giocare. Gara aperta, ma Bonn ha fatto i conti con il genio cestistico di Daye (89-83), Bartolo non è preciso dalla lunetta, con Vidmar a catturare un suo tiro errato spedendo Bonn a -7 (91-84). La tripla di Mayo si infrange sul ferro, quella di Haynes (8 punti, 6 assist) si infila.

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