Italia, ci vuole l’extratime per superare la Polonia

Beach soccer. Gli azzurri soffrono più del previsto: oggi serve un’altra vittoria Avversaria la Bielorussia, un’ardua sfida per non fallire ancora i Mondiali

JESOLO. Oggi o mai più. Appuntamento alla 17.45 all’Arena Beach Soccer di piazzetta Faro per l’Italia di Massimiliano Esposito contro la Bielorussia. Gli azzurri devono vincere a tutti costi, anche ai rigori, per non restare a casa dai Mondiali per il secondo anno di fila, dopo il fallimento di due anni fa nelle qualificazioni europee di Mosca 2012.

La Svizzera, grazie ai successi su Ungheria e Azerbaijan e la sconfitta dell’Inghilterra contro i magiari è la prima nazionale qualificata per Portogallo 2015. Ieri l’Italia, a fatica e nell’extratime, si è imposta sulla Polonia per 5-3. Mentre nel primo pomeriggio la Bielorussia aveva vinto per 3-2 sull’Estonia, costringendo la nostra nazionale a battere la Polonia per non venire già esclusa dalla corsa ai mondiali. Partita subito in salita per gli azzurri che, al 4’, subiscono il vantaggio polacco con Saganowski con una conclusione da fuori. Frainetti non punge in attacco, chiuso nella morsa della difesa a tre avversaria.

Con l’innesto di Gori, l’Italia trova il pareggio con una rovesciata da fermo di Simone Marinai al primo centro “jesolano”. Inizia il secondo quarto e al 2’ un diagonale di Ramacciotti si infila alla destra di Krzysztof per il vantaggio azzurro. Al 3’ è Gori a siglare il terzo gol per l’Italia sempre con un diagonale. Al 9’ il bomber Friszkemut sorprende Spada con un tiro diretto. L’incontro è in bilico fino alla fine e, a 1’24” dalla fine del terzo tempo, Ziobert, con una girata volante da fuori area, insacca il 3-3. Si va all’extratime (che dura tre minuti) e al 2’ Frainetti si guadagna un rigore e che trasforma spiazzando il portiere.

Al 3’ è Palmacci a prendersi e trasformare il rigore per fallo sempre di Wydmuszek, espulso. È il primo cartellino rosso del torneo. Pochi, ma rumorosi i tifosi che hanno sostenuto l’Italia. Se gli azzurri sono riusciti a battere la Polonia è anche merito loro.

Sugli spalti c’è al gran completo la famiglia Mariano di Mestre, composta da Marco, la moglie Federica Gavagnin e i due figli Giacomo e Greta. Federica e Greta sono le più calorose e hanno rischiato di perdere la voce per incoraggiare gli azzurri, armate di bandiera tricolore e smalto azzurro sulle unghie.

Piccoli tifosi crescono: gli jesolani Sebastiano Secchiati e Aurora Zanella, Davide e Simone Giallombardo si sono fatti disegnare persino il tricolore sulle guance. Prima volta alla beach Arena per Elena Saltarel e l’abruzzese Roberta Biagiotti di Teramo che indossa addirittura la divisa completa dell’Italia. Ilaria Basciano, jesolana, è rimasta stupita dal numero di tifosi che ha seguito la Germania. «Spero che portino a Jesolo anche il mondiale di beach soccer», fa presente Ilaria, «è un ritorno d’immagine strepitoso per la nostra città. Germania, Spagna, Russia e Norvegia hanno fatto il pieno di gente».

Thomas Maschietto

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