Irene Spezzamonte vola alla conquista degli Usa

Scherma. La fiorettista mestrina (tesserata per la Comini Padova) chiamata dal Manhattan Fencing. «Che emozione». Sport e studio alla St. John University

MESTRE. La Grande Mela la aspetta, pronta ad ospitarla per tre anni. La chiamata per Irene Spezzamonte, fiorettista, vent’anni compiuti a giugno, è arrivata direttamente dal maestro Jury Gelman, commissario tecnico della nazionale americana di sciabola nelle ultime quattro Olimpiadi e fondatore del Manhattan Fencing Center, una delle più importanti scuole di scherma al mondo. Niente male per l’atleta mestrina e padovana d’adozione: la giovane Irene si allena infatti da due anni e mezzo con la A.S. Comini Scherma, in particolare con il maestro Andrea Borella, altro nome illustre della grande scuola veneziana, tra l’altro sposato con l’ex fiorettista padovana Francesca Bortoluzzi.

«Parto mercoledi prossimo, il 28 agosto, e confesso che insieme alla grande gioia di essere stata scelta per far parte di una squadra così importante come quella della St John’s University, c’è anche un po’ di paura. Per me sarà la prima esperienza così lontana da casa. Ma parto con grande entusiasmo, questo è sicuro» afferma Irene Spezzamonte. In questi giorni la giovane atleta mestrina si sta riposando. È infatti reduce da un finale di stagione agonisticamente molto intenso, si è piazzata terza ai Campionati Italiani Under 23, vincendo il titolo assoluto a squadre B1 con le compagne Beatrice Argenti ed Else Noe, e traghettando così la squadra della Comini Padova in serie A/2. Inoltre ha conquistato il settimo posto nella Coppa Italia Nazionale.

Un momento di grande entusiasmo per lei, ormai pronta a spiccare il volo verso gli States. A Spinea, dove risiede la sua famiglia, fanno il tifo per lei i genitori e il fratello maggiore Antonio, cui è molto legata. «So che quella americana sarà una esperienza importantissima, ma non dimenticherò di certo le amicizie che lascio qui in Italia, il mio allenatore e tutta la AS Comini, che mi ha accolto benissimo nonostante io mi sia inserita più tardi rispetto al resto del gruppo».

Insieme all’occasione sportiva, per Irene Spezzamonte anche la possibilità di frequentare la scuola di giornalismo, sua grande passione, proprio lì alla St. John’s University. Ideale continuazione dei suoi studi di lettere e comunicazione all’università veneziana di Ca’ Foscari, che ha frequentato l’anno passato tenendosi in regola con gli esami nonostante gli impegni sportivi. «Comincerò il 2 settembre. Al mattino andrò a lezione, due pomeriggi a settimana mi allenerò con la squadra dell’università e gli altri tre con la squadra olimpica di fioretto. Con l’inglese non ho problemi, alle superiori ho studiato lingue straniere, un’altra mia passione».

E se a casa tutti sono fieri per la sua avventura, anche a Padova sono orgogliosi. «Abbiamo tutti bisogno di sognare, di volare alti» dice Antonio De Danieli, presidente della As Comini, la più antica società sportiva di Padova e provincia (è stata fondata nel 1885), che ha sede in via Cave, «i giovani vanno stimolati e Irene è uno dei sogni della Comini che stanno diventando realtà».

Annalisa Celeghin

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