Insulti razziali, cinque giornate a Soncin
JESOLO. Cinque giornate di squalifica ad Alessio Soncin, giocatore dello Jesolo (Prima categoria). Fosse solo questa la notizia, sarebbe già eclatante, visto che il centrocampista nerazzurro rientrerà solo alla vigilia di Pasqua. Ma c'è di più, molto di più: Soncin si è beccato squalifica per «aver profferito insulti razziali verso un giocatore della squadra avversaria», violando in questo modo l'articolo 11 del codice di giustizia sportiva. I fatti a lui addebitati si riferiscono alla gara giocata e persa (1-2) domenica scorsa dallo Jesolo sul campo del Mestre, a subire l'insulto razzista sarebbe stato (questa è la versione del Mestre) Souleymane Thiam, giocatore di origine senegalese. Per la frase incriminata Soncin era stato espulso, ma non è tutto, visto che c'è un precedente simile risalente alla passata stagione sportiva. Domenica 29 aprile 2012 al termine di Jesolo – Mestre (2-1) era successo un po' di tutto con il dirigente mestrino Antonio Marella squalificato fino al 31 luglio successivo per essersela presa con l'arbitro e il presidente dello Jesolo Emilio Sorgon fermato fino al 30 giugno perché «al termine della partita, entrato nello spogliatoio senza essere abilitato, si rivolgeva al giocatore Thiam Souleymane con l'espressione «taci tu negro». In quel caso, insomma, a beccare l'insulto era stato Souleymane. Da parte sua Sorgon annuncia che non è intenzionato a fare ricorso. «Sì, il nostro giocatore ha sbagliato a dire quello che ha detto, conosciamo bene le regole della Figc», ha affermato ieri Sorgon raggiunto telefonicamente, «ma è anche giusto dire che quel giocatore del Mestre è un provocatore, anche nello scorso campionato aveva fatto delle cose inaccettabili». La frase di Soncin, insomma, per Sorgon è sbagliata ma il centrocampista sarebbe stato provocato. Tutta questa vicenda arriva in un momento caldo sul tema del razzismo per quanto riguarda il calcio dilettanti. Se da una parte il Veneto sta dimostrando una grande energia sul fronte dell'integrazione, tanto che il prossimo 25 febbraio il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Carlo Tavecchio sarà a Marghera per la premiazione di una serie di società impegnate nel sociale, fra cui il Venezia calcio a 5, dall'altra altri episodi di segno opposto fanno riflettere. Solo tre settimane fa Marco Michielet, giocatore del Gruaro (Eccellenza), era stato squalificato per cinque giornate per avere rivolto un insulto razzista nei confronti di un compagno di squadra, Thirerry Ekwalla. In quel caso il Gruaro non aveva esitato un attimo a sospendere Michielet. Sempre nel comunicato pubblicato ieri, infatti, era presente il caso dei padovani del Ciaobio Arre, multati di 500 euro per «cori razzisti verso un giocatore avversario».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
GUARDA SUL SITO
E COMMENTA
WWW.NUOVAVENEZIA.IT
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia