«Insulti e minacce» Ballarin si “salva”

Rugby serie B. La Procura federale assolve per prescrizione il presidente dei Lyons che nega tutto: «Una storia assurda»
bassa bresciana venezia mestre natucci
bassa bresciana venezia mestre natucci

MESTRE. Insulti, minacce, negata partecipazione al terzo tempo a un giocatore. Sarebbero queste alcune accuse mosse a Massimo Ballarin, presidente dei Lyons Venezia Mestre (serie B, rugby). Sarebbero perché da una parte il diretto interessato nega tutto (“aria fritta”), dall'altra la commissione giudicante federale della Fir ha optato per un non luogo a procedere di fatto per prescrizione, annullando così la richiesta della Procura Federale, che aveva chiesto la radiazione per Ballarin e un'ammenda di 2.500 euro ai Lyons. Di certo c'è che a leggere la decisione numero 11 della commissione giudicante il quadro che ne verrebbe fuori è duro.

Ballarin avrebbe nel corso della gara Lyons - Valsugana del 28 ottobre 2013, valida per il campionato di serie B, “lanciato una bottiglietta sul terreno di gioco che attingeva un giocatore dei Lyons e uno del Valsugana”. Tra le altre cose si ha un riferimento ben preciso a quanto successo nello scorso precampionato, quando, prima di una amichevole con il Silea Ballarin, avrebbe “istigato i giocatori della propria società a tenere una condotta gravemente contraria allo spirito di gioco, nonché ai principi di lealtà, probità e correttezza, nei confronti dei giocatori dapprima in forza alla medesima società e nel corso della stagione tesserati con il Silea (Giovanni Natucci, Matteo Buosi, Federico Fiorini, Igor Pesce e Paolo Cipriani), in particolare invitando espressamente i propri giocatori ad usare violenza nei confronti degli ex compagni di squadra, e comunque a provocargli danni fisici (“lasciate a terra i vostri ex compagni”, “vi pago se gli fate del male”, “vi do 100 euro se rompete una gamba a Natucci”, “coppalo!”).

A Natucci, inoltre, sarebbe stato impedito di partecipare al terzo tempo al termine della gara, ovvero a uno dei rituali che caratterizzano maggiormente il rugby. Si fa poi riferimento a tanti episodi, da ulteriori insulti incassati da Natucci, a rimborsi spese non corrisposti e a un giocatore delle giovanili lasciato fuori per “dissapori del medesimo Ballarin” con il padre dello stesso. Ballarin, però, si difende su tutta la linea. «Tutta questa storia è assurda, è assolutamente aria fritta», ha spiegato ieri sera, «quanto affermato da chi mi accusa è totalmente falso, ho la tessera Fir da 41 anni e al massimo ho beccato due giornate di squalifica quando giocavo. Tutta questa storia è solo un castello di carte, senza alcun fondamento».

Maurizio Toso

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