Il Venezia multato di 1500 euro per le tre bombe carta al Penzo

Calcio Prima Divisione. Il giudice sportivo punisce il comportamento dei tifosi arancioneroverdi Gazzoli: «Ce l’aspettavamo, speriamo che situazioni del genere non si verifichino più»
INTERPRESS/TAGLIAPIETRA. 03.11.2013. CALCIO. UNIONE VENEZIA-REGGIANA.
INTERPRESS/TAGLIAPIETRA. 03.11.2013. CALCIO. UNIONE VENEZIA-REGGIANA.

MESTRE. Novemila euro e spiccioli di incasso, 1.500 di ammenda: 500 euro per ogni bomba carta fatta esplodere domenica. Il Venezia ritorna al Penzo dopo 175 giorni e la società si ritrova sul groppone il provvedimento del giudice sportivo “perché propri sostenitori introducevano e facevano esplodere nel proprio settore alcuni petardi di notevole potenza senza conseguenze”. Un sesto dell’incasso di Venezia-Reggiana finirà, quindi, a Firenze nelle casse della Lega Pro, un modo di festeggiare il ritorno al Penzo particolarmente oneroso per il club arancioneroverde. «È quanto ci aspettavamo dal giudice sportivo, sapevamo che sarebbe arrivata l’ammenda», ha sottolineato il direttore sportivo Andrea Gazzoli, «speriamo che situazioni del genere non si verifichino più in futuro tenendo anche conto degli sforzi che stiamo facendo per venire incontro alle esigenze di tutti i tifosi». Domenica, poco prima dell’inizio della partita e poi in altre due occasioni, erano state fatte esplodere tre bombe carta in curva sud e la sensazione era che l’ammenda potesse assumere proporzioni superiori. Ammenda uguale, e per lo stesso motivo, per Benevento e Nocerina nel girone B per le quali il riferimento numerico dei “petardi” esplosi è più specifico: due nel primo caso, tre nel secondo, mentre nel referto veneziano il riferimento è stato più generico (“alcuni”). Per il Venezia si tratta della seconda ammenda stagionale, la prima, della stessa entità pecuniaria (1.500 euro), era arrivata dopo il derby in anticipo con il Vicenza a Portogruaro, e quella sera l’incasso era stato di poco inferiore ai 10.500 euro. La Lega Pro incasserà 13.250 euro dalle ammende relative alle partite dell’ultimo turno, il secondo totale più alto per giornata, il record spetta alle gare del 6 ottobre quando fioccarono multe per complessivi 20.600 euro. Il record negativo singolo spetta a Cremonese (sesta giornata) e Catanzaro (quinta giornata) con 7.500 euro, seguite da Barletta e Benevento con 5.000 e dal Pisa con 4.500. I campani, con l’ammenda dell’ultima giornata, scattano in testa alla classifica con 10.800 euro di multe, scavalcando la Cremonese (10.100). Il Venezia, con 3.000 di ammenda, si colloca nella parte centrale di questa “speciale” classifica.

Michele Contessa

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