«Il Venezia chiede aiuto ma qui nessuno si muove»

Il dopopartita. Korablin finalmente punge: «Lavoriamo nell’indifferenza. I pagamenti? Conto di sistemarli entro martedì». Una lettera alla Lega
Cruccu Interpress/Tagliapietra Venezia 16.12.2012.- Calcio Venezia/Fano. Presidente Korablin e vice presidente Carlo Trevisan.
Cruccu Interpress/Tagliapietra Venezia 16.12.2012.- Calcio Venezia/Fano. Presidente Korablin e vice presidente Carlo Trevisan.

VENEZIA. «Se siamo in questa situazione è anche per la mancanza totale di supporto da parte del territorio a questo club». Yuri Korablin è tornato, e dopo aver rivisto dal vivo il suo Venezia dopo quasi sette mesi, la prima volta in questo campionato e allo stadio Penzo, non ha risparmiato critiche tra conti da saldare, penalizzazioni in arrivo e progetto stadio. Dopo un inizio titubante, il presidente del Venezia diventa un fiume in piena. «Quanti incontri ho avuto con l’ex sindaco Orsoni negli ultimi anni? Quanti con il Casinò? Chi ci ha aiutati veramente finora dal territorio? Nessuno. Qui esistono solo tanti controllori e nessuno che dà una mano. Ho trovato solo muri contro i quali ho sbattuto i pugni senza avere risposte. Il Venezia ha bisogno di sostegno, di aiuto, e noi il nostro lo stiamo facendo. Lo dimostrano i risultati del settore giovanile, la base di tutto, anche per poi far sì che il club possa guadagnare e sostenersi. Da oltre vent’anni sono nel mondo del calcio e so cosa è il meglio per una squadra».

Per lo stadio non ci sono al momento in programma incontri con il commissario Zappalorto e il proprietario dei terreni che Korablin deve riscattare, e domani il presidente rientrerà in Russia. Arrabbiato per la sconfitta interna della squadra con il Real Vicenza, aggiunge: «Se di sbagli ne sono stati fatti, ormai sono dietro le nostre spalle. Alla squadra chiedo solo due cose: avere pazienza e lavorare con carattere. Guardiamo avanti perché non è un segreto che oggi la cosa più importante da fare sia risolvere tutti i problemi finanziari del club. Il mio obiettivo è quello di farcela entro metà marzo, ma conto di poter fare i primi pagamenti lunedì. Ci sono almeno 800 mila da versare per far fronte alla situazione per saldare i debiti 2014, gli stipendi arretrati della squadra, dei dipendenti e alcuni creditori. Con lo staff dirigenziale stiamo lavorando in questa direzione, e a tutti, squadra compresa, ho detto che si deve fare il meglio per poter creare le basi solide per la prossima stagione. Il tutto, cercando di migliorare i risultati ottenuti fino a questo punto. Mancano solo alcuni trasferimenti bancari, ma ce la faremo».

Intanto, in vista delle penalizzazioni in classifica, Korablin assicura: «Ho scritto una lettera alla Lega, nella quale ho spiegato le ragioni dei problemi che abbiamo avuto. Ora la squadra dovrà fare il possibile per recuperare sul campo i punti che ci potrebbero essere tolti d’ufficio. Sono sicuro che i giocatori di Serena daranno il massimo. Oggi (ieri, ndr) prima dell’inizio della partita ho avuto anche un confronto con i rappresentanti della Curva Sud. Dialogo diretto, sincero e senza mezze parole. Accetto le critiche che mi sono state rivolte. Mi hanno chiesto di essere più vicino alla squadra e io a loro di fare altrettanto. Dobbiamo andare avanti con il nostro progetto, e cercheremo comunque di avere un confronto mensile con la tifoseria per guardarci negli occhi».

Simone Bianchi

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