Il Venezia americano fa fuori anche il vicepresidente Cardinaletti
L’artefice della ristrutturazione del Penzo in cento giorni non si trovava più in sintonia con le linee del presidente Niederauer
Con uno scarno comunicato il Venezia ha annunciato pochi minuti fa la risoluzione consensuale del contratto con Andrea Cardinaletti. “Contestualmente _ è scritto nella nota diramata dalla società _, Cardinaletti decade dal suo ruolo di consigliere delegato e vicepresidente. Entrato nell’organigramma nel febbraio 2021 in qualità di special advisor per lo sviluppo infrastrutturale del club, nel novembre 2021 Cardinaletti è stato nominato vicepresidente”.
In questo periodo, ormai l’ex dirigente del Venezia FC, si è distinto per un lavoro straordinario a 360° nella società arancioneroverde. Rimane soprattutto straordinario quanto eseguito per la ristrutturazione del nuovo Penzo. In soli 100 giorni l’impianto è passato dai 7.500 agli 11.150 posti, cui si sono aggiunti una lunga lista di interventi necessari per adeguare lo stadio di Sant’Elena ai requisiti necessari per disputare la Serie A.
Ne è nato un vero e proprio “gioiellino” che porta la firma inequivocabile di Andrea Cardinaletti. Dopo l’esonero di Paolo Zanetti, l’allenatore che ha portato la squadra alla promozione in Serie A, le uscite del direttore sportivo Mattia Collauto e del responsabile dell’area tecnica Paolo Poggi, si chiude il cerchio con la “dipartita” di tutti i dirigenti italiani dall’organigramma societario.
Cardinaletti era l’unisco sopravvissuto della vecchia società, sempre più a trazione americana e sempre più lontana dai tifosi. Lo dimostrano, del resto, le pessime cifre della campagna abbonamenti.
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