Il tennis come ai tempi della “Belle Epoque”

Lido di Venezia, un torneo speciale al Ca’ del Moro: un divertente viaggio nella macchina del tempo

VENEZIA. Abiti ricercati, racchette in legno d’altri tempi, la voglia di stupire e di fare un salto indietro nel tempo, ricordando come il tennis era agli albori della sua storia. Tutto ciò si è fuso con successo nella quindicesima edizione di “Belle Epoque”, l’iniziativa promossa dal Tc Ca’ del Moro al Lido di Venezia, per riscoprire come si giocava sul finire dell’Ottocento.

In campo 32 tennisti del giorno d’oggi, ma con vestiario e attrezzi del mestiere decisamente più antichi e che li hanno trasformati in giocatori d’epoca. Perché il trucco alla fine è stato questo, con le donne in prima fila a ricreare gli abiti del tempo, scovando cappelli e ombrellini magari in pizzo o in tessuti ricercati, abbinandoli a gonne e camicette svolazzanti ma che nulla lasciavano intravedere all’occhio altrui, se non l’eleganza nel fraseggio da fondo campo. E del resto si doveva rispecchiare la realtà del tempo, di quel periodo entrato nel mito del tennis tra il 1870 e il 1914, poi spazzato via dal primo conflitto mondiale.

Per gli uomini era più facile il “travestimento”, tra un paio di pantaloni e un maglioncino o una giacca a righe, ma il risultato è stato lo stesso perfetto, con una attenzione particolare anche dedicata alle scarpe. Così i trentadue protagonisti della giornata all’insegna della Belle Epoque hanno fatto un lavoro eccelso in fase di preparazione, dando poi vita ad una giornata ricca di divertimento, effetti speciali e colpi pregevoli sui campi del Tc Ca’ del Moro, sotto l’occhio attento dei vertici societari rappresentati dai maestri Andrea Morucchio e Luca Panada.

Alla fine il torneo è stato vinto da Simone Donaggio e Giacomo Pellegrini, mentre alle 17 c’è stato anche un momento di relax per il tè, gustoso anticipo di una serata di gala che ha eletto poi Cristina Fiorentin e il maestro Giuseppe Zanon a protagonisti, con una giusta assegnazione del Premio Eleganza per gli abiti che hanno saputo ricreare. E non è mancato neppure un momento dedicato alla solidarietà, con la presenza dei dirigenti locali dell’Unicef che hanno potuto esporre alcuni dei loro progetti in favore dei bambini. Ed ente al quale sono stati poi devoluti gli introiti di una lotteria e delle iscrizioni al torneo. Il tutto dandosi l’appuntamento all’autunno 2016, sperando magari nel sole, l’unico grande assente nell’edizione di quest’anno.

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