Il Tc Mestre dà l’addio all’A/1
MESTRE. Quattro stagioni nella serie A/1 del tennis femminile, una semifinale scudetto e ieri l’amara retrocessione. A Cagliari, dove solo pochi giorni fa l’Italia ha sollevato la Federation Cup, il Tc Mestre ha invece salutato l’élite a squadre con uno 0-4 che non ammette repliche. Eppure c’era ancora la possibilità di salvarsi, per lo meno dalla retrocessione diretta in A/2.
Le mestrine guidate in panchina da Gianna Doz dovevano però vincere, e sperare nel ko del Beinasco, quindi pensare ai playout con il Parioli.
Invece è stato buio pesto sulla terra rossa sarda. Costanza Zanon ha fatto una buona partita contro Liana Ungur, avversaria al di fuori della sua portata, ma il doppio 6-0 che ne è conseguito ha dato il vantaggio alle padrone di casa dopo la sfida tra numero 3.
Nelle altre due partite il Tc Mestre si è illuso. Sul 6-3 2-0 per Yuliana Lizarazo contro Claudia Giovine, ad un certo punto per la colombiana si è spenta la luce, dando il via a un recupero della cugina di Flavia Pennetta. Per lei, un parziale di 11 giochi a 1 e un finale in suo favore che dice 4-6 6-3 6-3. Incontro fotocopia della Remondina con Anna Floris, buona partenza, vantaggio 5-2 e poi notte fonda, con la Floris che ha messo a segno il punto della definitiva sconfitta mestrina (7-6 6-3).
Il doppio si è chiuso invece dopo soli due giochi, sull’1-1. Tra Remondina e Lizarazo, contro Sulpizio e Salis, alla fine ha vinto il riacutizzarsi di un infortunio della numero uno mestrina. 4-0 per Cagliari, squadra che chiude il torneo al quarto posto, Tc Mestre retrocesso e sfida playout secca tra Parioli Roma e Beinasco.
«Anche a Cagliari abbiamo dimostrato di essere, prima di tutto una squadra», commenta il direttore sportivo Pasquale Marotta, «Niente scuse ma abbiamo sofferto, oltre ogni misura, l'assenza di Gianna Doz. Non potevamo pretendere di più da Costanza Zanon e nulla possiamo dire a Gianna che, per il prossimo marzo, attende un magnifico bambino. Ora bisogna guardare al futuro anche se non è facile. In ogni caso, ringrazio le ragazze, sono state tutte brave, tutti insieme possiamo guardare con ottimismo al futuro». E a marzo sarà già tempo di campionato in serie A/2.
Simone Bianchi
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